Anche il cyberbullismo cresce

Pensionato vittima di truffa online perde 60mila euro: «Sempre più diffuse, sono il 60 per cento»

Il caso raccontato nel corso di "Una vita da social", la campagna educativa itinerante organizzata dalla Polizia di Stato

Pensionato vittima di truffa online perde 60mila euro: «Sempre più diffuse, sono il 60 per cento»
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Le truffe online sono sempre più pericolose, oltre che diffuse: sono il sessanta per cento. Il dato è emerso nel corso di "Una vita da social", la campagna educativa itinerante organizzata dalla Polizia di Stato nell'ambito del progetto "Generazioni Connesse". Anche in Bergamasca questi reati sono piuttosto diffusi: lampante il caso di un pensionato bergamasco, caduto vittima - come riporta L'Eco di Bergamo - di una truffa in rete che gli ha fatto perdere 60 mila euro (di cui 20 mila chiesto in prestito) nel giro di tre mesi.

Il modus operandi è sempre lo stesso: falsi investimenti, inizialmente con pochi soldi, poi - incentivata da falsi guadagni - la vittima è spinta a versare sempre di più. La truffa viene a galla nel momento in cui i soldi, per essere svincolati, richiede il pagamento di ulteriori tasse fittizie. Così l'uomo ha iniziato versando denaro, nella convinzione che ci avrebbe fruttato una bella somma. Ma le operazioni si sono susseguite e la banca ha segnalato l'anomalia: così ha raccontato ai figli ciò che stava accadendo, presentando denuncia alla Polizia Postale.

Tra i minori cyberbullismo e adescamento

I rischi della rete riguardano tutte le età, giovani compresi. In particolare, i reati più diffusi sono il cyberbullismo e adescamento: in questo caso sono spesso i genitori ad accorgersi che qualcosa non va, o che il proprio figlio/figlia sta chattando con adulti. È il caso di una mamma bergamasca che, qualche tempo fa, ha scoperto tre diversi profili su un sito web per adulti creati dalla figlia dodicenne dove chattava e scambiava immagini con adulti. La Polizia Postale, in seguito alle indagini, ha identificato i profili di queste persone, denunciandone tre-quattro.

Sebbene i reati siano molto diffusi anche in Bergamasca, l'attenzione della polizia resta «altissima». «A Bergamo, comunque, c'è una profonda cultura della legalità - ha sottolineato il vice questore di Milano Rocco Nardulli - e i giovani sono sempre interessati, riscontro attenzione e sensibilità verso questi temi».

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