«Per colpa dei treni rischiamo decurtazioni dallo stipendio o di dover recuperare le ore»
La testimonianza di un lettore sui ritardi delle linee tra la Bergamasca, il Lecchese e Milano. Problemi anche questa mattina
Ritardi e treni limitati che non effettuano tutto il percorso. È questa la situazione problematica con la quale stanno lottando i pendolari delle linee tra la Bergamasca e il Lecchese, e anche in direzione Milano.
La situazione è stata segnalata questa mattina, lunedì 4 novembre, da un nostro lettore, ma consultando l'app di Trenord si può facilmente notare come i problemi continuino a ripercuotersi anche nel pomeriggio.
I disagi di questa mattina
Il lettore i particolare sottolinea: «Tengo a precisare che tutti questi disagi sono all'ordine del giorno per noi pendolari. Questa mattina i treni per Lecco 10714 e 24816 erano in ritardo di una ventina di minuti. Quello verso Ponte San Pietro delle 7.11 da Calolzio Olginate ne aveva 15 i ritardo e altrettanti quello verso Milano Porta Garibaldi».
E lo stipendio?
Il lettore denuncia: «Così si perdono le coincidenze e ci lavora deve timbrare il cartellino e spesso è in ritardo sul posto di lavoro con decurtazione di 15'/30' di stipendio o obbligo di recupero dopo le otto ore canoniche». Non solo, talvolta si rischia anche di non arrivare più a casa. Lo stesso lettore testimonia: «Settimana scorsa soppresso il treno delle 6.20 da Ambivere a Lecco e quello di ritorno delle 17.20».
Le spiegazioni
Trenord risponde spiegando che in generale i ritardi della mattinata del 4 novembre sono stati causati da un guasto all'infrastruttura tra Paderno e Carnate, che ha avuto ripercussioni su tutte le linee. Nello specifico, per quanto riguarda i treni segnalati dal lettore, il 10714 e il 24816 (dei quali gli altri due sono i corrispettivi che ripartono in direzione opposta), i ritardi sono stati dettati da «necessari controlli tecnici prima della partenza», ovvero dei controlli fatti ai convogli prima di iniziare il viaggio.
Oggi è il 7 novembre (3 giorni dopo) e la situazione è la stessa Trenord fa SCHIFO e fa schifo soprattutto perché non esiste la possibilità di lamentarsi. Non ti ascolta assolutamente nessuno. E nessuno dovrebbe pagare più manco un biglietto!!
Trenord è la Cassa del Mezzogiorno della Lombardia. Un baraccone con dentro i leghisti lombardi amici degli amici. Leghisti veneti friulani e piemontesi, fate piazza pulita dei vostri "colleghi" lombardi. Per favore.
Stessa cosa capita a me con i bus che passano con oltre 20 minuti di ritardo, dovendo così usare permessi o stare al lavoro di più per recuperare.
Ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno ma, da un po' di tempo, il mio ottimismo vacilla. Voglio rimanerci attaccata a tutti i costi anche se è un'impresa titanica. Siamo in caduta libera in tutto: trasporti pubblici, sanità pubblica, giustizia, capacità politica. È il secondo medio evo. Mi sento impotente. Anche se pago, sono in balia del caos dove sopravvive solo chi ha i SOLDI.
E l'ad ha preso 600mila euro di premo. Continuate a votare legaioli e cl.