La moda della pedalata assistita va sempre più forte, lo abbiamo notato tutti in città. Ma dietro questa incredibile crescita, è nato anche un mercato nascosto: quello delle bici elettriche truccate.
Motorini più che biciclette
A Bergamo le vediamo spesso. Bici che vanno come scooter. Non sono normali e-bike: sono state modificate e possono arrivare a 60 all’ora.
Un fenomeno in aumento, che accompagna il boom delle bici elettriche in Italia. Nel 2024 ne sono state vendute oltre un milione, e quasi 300 mila erano elettriche.
A usarle sono soprattutto i fattorini delle consegne. Il motivo? Più corse riescono a fare, più guadagnano. Come scrive L’Eco di Bergamo, proprio un rider ha raccontato in forma anonima di aver usato in passato una bici modificata, poi rimessa a norma per paura di multe e sequestri. Basta passare in centro, vicino a stazione e ristoranti, per vedere questi mezzi in azione: i riders aspettano il prossimo ordine e, quando parte la consegna, scattano tra auto e semafori a velocità da motorino.
Tanti rischi e poche regole
Il problema è che queste bici, ormai, non hanno più niente di “bicicletta”: pedali tolti, acceleratore sul manubrio, batterie aggiuntive. In pratica motorini, ma senza casco, senza assicurazione e senza controlli seri. E oltre il danno anche la beffa, perché se capita un incidente, chi subisce danni rischia di non avere risarcimenti, data l’assenza di un’assicurazione.
Dal Sindacato nazionale agenti di assicurazione, qualcuno propone di introdurre una polizza obbligatoria sotto i 100 euro l’anno e più controlli da parte delle forze dell’ordine, così da incentivare una regolamentazione di tutti.