Perdono il volo per tampone "non valido", ma poi la compagnia aerea ammette l'errore
Una coppia di Treviglio con il figlio di pochi mesi si è vista negare l'imbarco all'aeroporto di Orio dal personale perché non è stato riconosciuto l'esito del loro test: «Abbiamo perso una giornata, chiederemo un risarcimento»
Una mattinata problematica quella di ieri (lunedì 3 gennaio), per una coppia e il figlio di sette mesi, all'aeroporto di Orio al Serio: si sono infatti visti negare l'imbarco per il loro volo diretto in Inghilterra, perché il loro tampone è stato ritenuto «non valido».
A riportare l'episodio è oggi il Corriere della Sera Bergamo: dopo le vacanze in famiglia Jessica Pellicioli, Stefano Raimondi Cominesi e il loro bambino piccolo si sono recati al gate per fare ritorno a Londra, dove vivono e lavorano da due anni. Tuttavia, il personale una volta arrivati lì ha detto loro che il tampone non andava bene. La loro tipologia era quella «self-administred», come spiegato alla testata dalla donna: «Rientra nelle categorie previste dalla Gran Bretagna, dove è molto comune un servizio di società autorizzate che vendono i tamponi on line: il cliente lo riceve, quando lo usa si scatta una fotografia e la invia all’azienda, che gli spedisce sull’app Certifict il certificato di negatività al Covid». Gli stessi tipi di tamponi sono pubblicizzati dalla compagnia aerea con codici sconto, anche se poi i suoi dipendenti non li hanno riconosciuti. Ad avere lo stesso problema un'altra coppia e una ricercatrice universitaria. Alla fine, non c'è stato nulla da fare e tutti hanno perso il loro volo.
Andati negli uffici della compagnia a protestare, secondo loro con «vari rimpalli di responsabilità con l'aeroporto», si sono visti offrire un biglietto per la sera a 150 euro a testa. Opzione da loro rifiutata, dato che pensavano di essere nel giusto: sono così riusciti a parlare verso le 13,30 con una dirigente dell'aeroporto, la quale ha contattato la compagnia per avere un chiarimento. Alle 15 i passeggeri sono stati richiamati ed è stato spiegato loro che il test era valido e c'era disponibile un volo gratis per Londra alle 19.
Nonostante la faccenda si sia infine, con molte difficoltà, risolta la coppia ha dichiarato di aver subito comunque disagi e per questo motivo chiederà un risarcimento.