Piscine Italcementi, niente restyling e intanto aumentano le bollette
Il privato non ha potuto versare la caparra per partecipare alla gara, ma gli impianti obsoleti comportano maggiori spese
Nessuna ristrutturazione, almeno per adesso, per le piscine Italcementi di Bergamo: la società partecipata Bergamo Infrastrutture, infatti, ha reso noto di aver sospeso l’iter avviato, circa un anno fa, con un privato che aveva avanzato una proposta per l’ammodernamento dei sistemi natatori, realizzati nel 1964. Ciò a causa dell’impossibilità del proponente a soddisfare i requisiti di base per partecipare alla gara.
I dettagli sono riportati oggi (giovedì 9 marzo) da L’Eco di Bergamo: a quanto pare, il progetto sarebbe sfumato in seguito al mancato versamento, da parte del soggetto privato, della caparra richiesta come garanzia per la partecipazione alla gara di project financing. Si tratta della seconda possibilità mancata per l’impianto, dopo quella del 2019 del gruppo piscine Castiglione, di apportare modifiche ed efficientare gli impianti, che comportano diversi costi di gestione. Delle spese che, però, adeguando i sistemi potrebbero essere notevolmente ridotte, fattore che potrebbe tornare utile specialmente adesso, con i costi che hanno subito un’impennata del 58 per cento a causa del caro bollette.
Attilio Baruffi, presidente di Bergamo Infrastrutture, ha fatto sapere che la società è aperta a nuove iniziative dei privati, che saranno valutate con molto interesse. Per un certo periodo, ha specificato, si è anche cercato di contenere le spese, ma dato che le piscine sono frequentate da soggetti deboli, come anziani e disabili, si è infine deciso di abbandonare il tentativo, affrontando comunque maggiori oneri. Nel frattempo, la bolletta del riscaldamento è passata dai 237 mila euro del 2021 ai 374 mila euro del 2022, nonostante si siano ottimizzati i consumi di circa il 5 per cento. Non va meglio per l’elettricità, passata da 160 mila a 264 mila euro.
Nonostante gli aumenti, le tariffe per i frequentatori delle piscine non sono aumentate e, sulla base dell’andamento, si sta valutando se chiedere un ulteriore contributo al Comune, che è socio in Bergamo Infrastrutture e finanzia già la manutenzione straordinaria, ogni anno, per 190 mila euro. Difficoltà ci sarebbero anche per il Palazzetto, con un aumento delle bollette del riscaldamento da 70 mila a 130 mila euro, pari all’80 per cento. In questo caso, però, Baruffi ha precisato che nella fattura di gennaio c’è stata una significativa riduzione, per cui si dovrebbe rientrare nei costi del 2021.