Rilancio

Pizzo Arera, in arrivo un rifugio e un museo al posto dei vecchi impianti

Il Comune di Oltre il Colle si prepara alla riqualificazione di una delle aree più importanti del paese

Pizzo Arera, in arrivo un rifugio e un museo al posto dei vecchi impianti
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Il Comune di Oltre il Colle si prepara alla riqualificazione di una delle aree più importanti del paese, con l’obiettivo di trasformarla tra le più belle e interessanti della Val Serina. La zona, posta al termine della strada carrozzabile che termina nei pressi del rifugio Saba, ha ospitato fino a vent’anni fa i vecchi impianti di risalita del Pizzo Arera, strutture ormai in disuso da tempo. L’intervento prevede lo smantellamento dei vecchi impianti, e una totale riqualificazione dell’area.

«Il luogo, posto a 1600 metri di quota, è il classico punto di partenza per i tanti escursionisti che, durante la stagione estiva, vogliono raggiungere il rifugio Capanna 2000, il Sentiero dei Fiori oppure la vetta del Pizzo Arera - commenta Pierangelo Manenti, vicesindaco di Oltre il Colle -. Un luogo immerso nella natura ed amato da turisti, escursionisti, famiglie e bambini, con un altissimo impatto turistico. Questo intervento di recupero ci permetterà di dare ulteriore slancio alla zona anche nella stagione invernale: la nuova struttura sarà il perfetto punto di appoggio per ciaspolatori e skialp, in quanto posizionata proprio a metà del percorso che risale in direzione del rifugio Capanna 2000».

I lavori di rigenerazione urbana, finanziati per circa 500mila euro da Regione Lombardia, prevedono la costruzione di un piccolo rifugio con annesso bar e ristorante, e la costruzione di un museo dedicato alle bellezze e alle peculiarità che questa zona unica offre a turisti ed escursionisti.

«Cercheremo di sfruttare i pilastri della ex seggiovia, in modo da impattare il meno possibile con il territorio. I lavori prenderanno il via durante l’estate, e pensiamo di concludere entro la fine dell’anno - continua Manenti -. Lo scopo principale è rilanciare ulteriormente la zona, mostrare le bellezze della nostra valle, delle montagne e la loro storia».

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