Zona rossa

Poche illusioni, l'area della stazione di Bergamo sarà sempre insicura

Undici auto delle forze dell’ordine in servizio straordinario ogni giorno. Controlli a tappeto, ma far sparire il problema è impossibile

Poche illusioni, l'area della stazione di Bergamo sarà sempre insicura
Pubblicato:
Aggiornato:

di Wainer Preda

Durante questo periodo, di afflusso straordinario di persone alla stazione ferroviaria e nella zona autolinee a causa dello stop ai treni sulla linea per Ponte, ci sono ben undici auto delle forze dell’ordine in servizio, per gran parte della giornata.

È un impegno decisamente sostenuto quello della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia locale per garantire la sicurezza di quella che è considerata l’area più calda della città.

Mentre continuano le indagini sulla rissa in piazzale Alpini fra indiani e africani che ha fatto il giro del web, la Prefettura, in coordinamento con Questura e Comando provinciale dell’Arma, sta estendendo i controlli.

Il 20 gennaio scorso, una maxi-operazione coordinata da via Noli ha portato all’identificazione di una novantina di persone, diverse denunce e sequestro di dosi di droga nella zona della stazione ferroviaria. Ed è possibile che altre operazioni del genere si ripetano nel prossimo periodo.

Intanto, durante i giorni ordinari, le pattuglie della Polizia nella zona sono almeno cinque, sempre presenti, per tutta la giornata, spiegano dalla Questura. Una decina di agenti gira per effettuare i servizi. Il fatto che in alcuni momenti una delle cinque auto non si veda significa solo che è impegnata in qualche operazione.

Dunque il presidio fisso tanto reclamato da alcune forze politiche, di fatto c’è già. Ciò non significa che la zona si sia trasformata in un Eden. Ma sgombriamo il campo da equivoci: pensare di eradicare il problema dello spaccio e della piccola delinquenza da lì è una pia illusione (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 22 febbraio, o in edizione digitale QUI

Commenti
Elena Comelli

Frequentavo il Lussana nella seconda metà degli anni '60 e la situazione non era molto diversa anche se allora gli immigrati erano solo i "terroni" di cui si dicevano esattamente le stesse cose che si dicono adesso per gli africani

Andrea72

Non sono di destra, ma realisticamente mi sembra di poter dire che una frazione di tutti gli immigrati che sbarcano sulle nostre coste finisce, inevitabilmente, per alimentare il traffico della droga.

Luca

Al loro paese,manco si sognano di fare tutto ciò. LÌ verrebbero" neutralizzati" in men che non di dica...

Massimo

Nel nostro belpaese la gente onesta ha solo il diritto di farsi massacrare, i delinquenti invece godono di tutti i diritti umani del mondo.

Aurora

Se non venissero liberati dopo 10 minuti il lavoro della polizia sarebbe più utile. Sono persone anche loro e rischiano la vita, perche la loro non va tutelata se vogliamo tutelare i criminali?

Seguici sui nostri canali