Polemica per il rosso stop al semaforo di Zingonia: in 66 giorni 1.600 multe
Il Comune di Verdellino difende la scelta di installarlo, ma i sanzionati e l’opposizione protestano
Polemiche per il rosso stop installato dal Comune di Verdellino il 5 ottobre scorso a Zingonia, al semaforo vicino a piazza Affari: gli automobilisti, infatti, in 66 giorni di funzionamento si sono visti recapitare circa 1.600 multe, per un totale di 200 mila euro.
A riportare il fatto è oggi (giovedì 15 dicembre) il Corriere Bergamo: la notifica delle sanzioni è iniziata solo nei giorni scorsi, con cittadini che si sono visti recapitare per posta anche dai quattro ai sei verbali. La cifra da pagare è 167 euro, che si riduce a 134 euro se pagata entro cinque giorni dal ricevimento. Per chi è passato col rosso di notte, invece, la multa è addirittura di 222 euro. Inevitabilmente, non sono tardate le polemiche da parte dei destinatari dei provvedimenti, che hanno protestato sia con il Comando di Polizia locale che sui social, tramite post abbastanza accesi.
Nessun passo indietro, comunque, da parte dell’Amministrazione di Verdellino, che ha deciso mesi fa l’installazione dello strumento: il sindaco Silvano Zanoli ed il consigliere delegato alla Sicurezza Giuseppe Maiorana hanno difeso l’intervento, spiegando che a quel semaforo a causa di comportamenti scorretti alla guida si erano verificati diversi incidenti, con vetture che addirittura avevano invaso la pista ciclabile o erano finite in abitazioni private. Hanno inoltre precisato che il tempo del giallo è stato aumentato da tre a cinque secondi, inoltre la sanzione non scatta né quando si parte con il giallo né quando si sorpassa di pochi centimetri la linea dello stop. Di conseguenza, chi ha preso la multa sarebbe deliberatamente passato quando non poteva.
Un’altra categoria sanzionata è stata quella dei guidatori che, pur spostandosi nella corsia per svoltare a sinistra in corso Asia, una volta impegnato l’incrocio ritornano nuovamente su corso Europa, compiendo una manovra indubbiamente pericolosa. Critiche, in entrambi i casi, sono arrivate da parte dell’opposizione, con il consigliere di minoranza Umberto Valois, il quale ritiene che l’apparecchio sia stato predisposto male, ha avanzato dubbi sull’entità degli incidenti avvenuti in quell’incrocio ed ha accusato il Comune di averlo posizionato lì per fare cassa.