Inquinamento

Polveri sottili a Bergamo: la situazione peggiora, ma meno che nel resto della Lombardia

Legambiente critica la regione e il Comune di Milano. Intanto il capoluogo orobico migliora leggermente la propria posizione in classifica

Polveri sottili a Bergamo: la situazione peggiora, ma meno che nel resto della Lombardia
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A Bergamo rimane alta l'allerta per la concentrazione di polveri sottili, anche se il meteo nell'ultimo periodo ha aiutato ad alleviare il problema: a fornire un aggiornamento sui valori, dopo il report di inizio mese, è oggi (lunedì 19 febbraio) Legambiente.

Lieve miglioramento per Bergamo

L'associazione è tornata a insistere sulla situazione delle Pm10 in Lombardia, in particolare sulla mancanza di interventi efficaci da parte della Regione e del Comune di Milano, che in questo frangente si rivela una metropoli particolarmente inquinata. Ma come sta andando invece il capoluogo orobico? A quanto pare, dopo le limitazioni di primo livello e le nuove misurazioni, la città è scesa dal quinto al settimo posto per concentrazione, con 49,47 microgrammi al metro cubo (la volta scorsa erano 46, ma nel frattempo com'è intuibile anche la concentrazione negli altri insediamenti è aumentata).

Rimane al primo posto Monza (56,11), seguita da Cremona (53,30) e Milano (52,06), poi vengono Brescia (51,92), Mantova (51,91) e Lodi (51,16). Meglio di noi stanno Pavia (47,92), Como (37,40), Sondrio (30,74), Varese (30,16) e Lecco (27,23).

I giorni di superamento soglia

Per quanto riguarda invece i giorni di superamento della soglia critica (50 microgrammi al metro cubo), in cima alla classifica si trovano con lo stesso numero Brescia, Cremona e Milano (28).

Segue Bergamo che come Monza è andata oltre per 27 giornate, poi arrivano Lodi (24), Mantova (23) e Pavia (22). A seguire Como (12), Lecco (7), Varese (3) e Sondrio (1). Legambiente ha ricordato che nel 2023, secondo l’ultimo report di "Mal’aria di città",18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di Pm10. Ben 16 di queste 18 si trovano nel bacino padano e 6 sono lombarde (Mantova 62, Milano 49, Cremona 46, Lodi 43, Brescia e Monza 40).

Legambiente critica le istituzioni

«Mentre Regione Lombardia rimane su un binario morto e il Comune di Milano nega l’evidenza dei dati Arpa sui livelli di Pm2.5, pari a 118 microgrammi al metro cubo come media giornaliera (valore 24 volte più alto dei livelli raccomandati dall’Oms su base annuale) si respira dappertutto aria tossica» ha commentato l'associazione ambientalista.

«L’unica politica efficiente è l’attesa che, dopo giorni di sofferenza, le condizioni meteorologiche facciano il miracolo, come sembra avverrà già a partire da domani. Su scala regionale, fino ad oggi non è stata prevista nessuna limitazione per lo spandimento di liquami zootecnici, principale responsabile dell'aumento delle polveri sottili».

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Massimo

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