Polveri sottili in crescita e sopra i limiti in Bergamasca, ma siamo "i meno peggio"...
Situazione drammatica nella Pianura Padana. La nostra provincia, al diciottesimo posto nella classifica nazionale, è in fondo alla regionale
Il limite è di 10 microgrammi per metro cubo, ma Bergamo, nei primi otto mesi del 2023, è arrivata a una media ben superiore: 16,4 microgrammi, con un aumento considerevole rispetto al quella di 14,9 su tutto il 2022. Sono questi i valori di concentrazione di Pm 2.5 nella Bergamasca, che portano la provincia ad attestarsi al 18esimo posto nella classifica nazionale, dove sono 58 le province che superano il limite indicato.
Pm 2.5 male, Pm 10 anche, ma in miglioramento
I dati, tratti dalla fotografia scattata da Il Sole 24 Ore, si intrecciano a quelli delle centraline Arpa, che misurano il Pm 10, microparticella più grande del Pm 2.5, per dare un quadro generale dell'inquinamento. In questo caso, per quanto riguarda la città di Bergamo, i dati non sono confortanti, ma quantomeno sono in miglioramento. La media mobile quinquennale, data dal valore medio degli ultimi cinque anni del Pm 10 indica una discesa dalla concentrazione di 36,8 microgrammi per metro cubo del 2013 ai 27,6 del 2022, così come scende il numero di giorni di superamento dei limiti (dai 73 del 2013 ai 35 del 2022, sempre secondo la «media mobile» del Pm 10).
Bergamo è tra le "meno peggio" lombarde
La situazione di Bergamo è quella drammatica di tutta la Pianura Padana. Nella classifica nazionale dominano infatti le città Lombarde, tanto che, a livello regionale, Bergamo si attesta tra le ultime in classifica. Solo Lecco, Como e Sondrio hanno una concentrazione di Pm2.5 inferiore, mentre Cremona con i suoi 24,1; Monza Brianza con 23,7 ; Milano, Mantova e Lodi con 23,4 si aggiudicano i primi tre posti in Lombardia e in tutta Italia.