Porta Sud, Regione Lombardia dà l'ok al cofinanziamento del progetto di riqualificazione
Approvato un ordine del giorno presentato da Carretta (Azione). 45 milioni di euro che Regione dovrà stanziare entro il 2024
Anche Regione Lombardia entrerà nella partita riguardante Porta Sud, dando il proprio sostegno al progetto di rigenerazione urbana. Ieri, giovedì 16 dicembre, il Pirellone ha infatti approvato un ordine del giorno al bilancio, presentato dal consigliere regionale di Azione Niccolò Carretta, in cui si invitava la Regione a cofinanziare l’operazione insieme al Comune di Bergamo.
Come ha precisato l’assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, ad oggi la Regione non è in grado di fornire certezze in merito ai tempi e alla partecipazione economica al progetto di riqualificazione.
Ciononostante il voto favorevole al documento esprime la volontà di appoggiare l’operazione, tanto che nell’ordine del giorno si fa riferimento a un cofinanziamento di 45 milioni di euro che Regione Lombardia dovrà stanziare entro il 2024.
Il progetto di Porta Sud si pone come obiettivo la creazione di un polo intermodale, in grado di interconnettere quattro tipologie di trasporto pubblico (ferrovia, tram, bus e collegamento con l’aeroporto). Primo ed essenziale passo nel processo di riqualificazione che punta a rigenerare le aree dismesse a sud dello scalo ferroviario.
«Il pronunciamento del consiglio regionale a favore della partecipazione di Regione al finanziamento rappresenta un passaggio importante, a cui confido possano presto fare seguito impegni concreti – commenta il sindaco Giorgio Gori -. Ringrazio l’assessore Claudia Terzi che ha dimostrato di avere a cuore l’intervento e il consigliere Niccolò Carretta che ha promosso l’ordine del giorno votato dal consiglio».
«La partecipazione della Regione andrà a sommarsi alle risorse assicurate dal Governo attraverso Rfi grazie ai fondi del Pnrr, pari a 50 milioni di euro, all’impegno finanziario del Comune di Bergamo e della Provincia, per oltre 50 milioni di euro, e ad ingenti investimenti privati. È la dimostrazione dell’assoluto rilievo del progetto, destinato a trasformare la mobilità del nostro territorio e a dare il via alla riqualificazione della più grande area dismessa della città, oltre che del valore della cooperazione tra i diversi livelli istituzionali, capaci per il territorio di superare le divisioni politiche».