Vive e respira

Posata la «facciata dinamica» dell'Arena di Chorus Life. Il quartiere ultimato a inizio 2024

Il video che spiega la parete esterna, realizzata con tessere di alluminio testate alla Galleria del vento del Politecnico di Milano

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Conclusa nella giornata di oggi (martedì 8 agosto) la posa della facciata dinamica dell'Arena di Chorus Life. Il suo ideatore, l'architetto Joseph Di Pasquale, l'ha definita «una pelle che vibra e si muove», composta da migliaia di tesserine di alluminio in grado di oscillare grazie a un sistema brevettato, testato nella Galleria del vento del Politecnico di Milano. La fine dei lavori, per la nuova area, è prevista nei primi mesi del 2024.

L'Arena «vive e respira»

«Questa tecnologia rende l’edificio un essere vivente, che si adatta e si modifica nel tempo - ha spiegato l'architetto -. La sua facciata costituirà un elemento di forte attrazione per i cittadini, ma anche per i turisti, che verranno a Bergamo anche per visitare l’edificio che respira: nelle giornate ventose e di brutto tempo sarà un vero spettacolo, assolutamente da non perdere».

L’Arena multifunzionale (che ospiterà gli spettacoli che fino alla scorsa primavera si tenevano al Creberg Teatro), i negozi, la Spa, il centro medico sportivo, la palestra panoramica sono le funzioni principali del quartiere, a cui si aggiungono cento alloggi che promuovono una nuova idea di casa, una proposta di servizi abitativi in abbonamento che comprendono anche energia, manutenzione, contenuti di intrattenimento e alimentari.

La tecnologia delle tessere

«La facciata dell’arena è una membrana viva, che vibra, e che riproduce il leggero oscillare delle foglie di un bosco mosse dalla brezza» ha aggiunto Di Pasquale. L'effetto è reso possibile da migliaia di tesserine di alluminio in grado di oscillare, grazie ad un sistema di fissaggio brevettato. Dietro c'è una lunga fase di sperimentazione, iniziata anni fa nello studio dell’architetto grazie anche alla stampa 3D.

La particolare finitura riflettente delle tesserine e la loro micro-foratura, tra l'altro, sono in grado di smorzare i raggi ultravioletti, oltre che di contribuire positivamente al bilancio energetico. La parete esterna è stata testata nella Galleria del vento del Politecnico di Milano, superando tutti i test di sollecitazione e di sforzo.

Le tribune telescopiche

Anche lo spazio interno è dinamico e consente all’arena di trasformarsi, per accogliere diverse tipologie di eventi e di spettacoli grazie ad un sistema di tribune telescopiche, a totale scomparsa, che consentono di passare da un massimo di 6.500 posti a sedere, ad un minimo di mille, fino a liberare completamente tutti i tremila metri quadrati di platea rettangolare.

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