Commenti su: Prescrive un farmaco "fuori etichetta", Ats chiede 333mila euro a una dottoressa di Bergamo

Stefania

Voglio esprimere la mia più profonda solidarietà a questo medico, per la decisione coraggiosa di prescrivere un farmaco fuori etichetta per alleviare i dolori di un paziente, dopo che ogni altro tentativo si era dimostrato inefficace. La scelta dimostra una dedizione sincera alla professione medica e un impegno straordinario per il benessere dei pazienti. In un mondo dove risorse immense vengono spese in armi, munizioni e guerre, destinando fondi che potrebbero invece essere utilizzati per salvare e migliorare vite umane, la sua azione assume ancora più valore. Ogni anno vediamo cifre astronomiche destinate alla distruzione e alla sofferenza, mentre settori cruciali come la sanità sono spesso trascurati o sottoposti a tagli ingiustificati. E mentre i cosiddetti "vaccini obbligatori" suscitano dibattiti e controversie, è importante ricordare che la vera essenza della medicina è prendersi cura delle persone, mettendo al primo posto la loro salute e il loro benessere, proprio come ha fatto questo medico. La sua decisione è un esempio lampante di come i medici possano e debbano agire in modo etico e responsabile, mettendo i bisogni dei pazienti al di sopra di tutto. Gratitudine e stima a questa Dottoressa!

Laura

Per una volta che un medico cerca di risolvere la sofferenza di un paziente ecco che viene punito per motivi economici. Siamo all'assurdo in Italia.

Luigi Andreoli

Cara Collega, non ti conosco personalmente ma ti esprimo tutta la mia solidarietà. Sono passato anch'io per una storia di entità molto inferiore e sono passato sotto l'assurdità di una caaf che dire è sola burocrazia già sarebbe onorevole per loro. E' una struttura molto attenta ai cachet delle commissioni che non alla valutazione medico-scientifica del problema. Come puoi vedere anche dalla intervista del presidente dell'ordine, non esiste più tutela per la libertà professionale e del medico cooptati come sono al consenso e alla repressione della nostra Professione. Noi siamo responsabili di ciò che facciamo e la responsabilità non può prescindere dalla nostra libertà di curare. Hai visto anche Tu quale mercimonio è stato fatto della nostra Professione e dei limiti, talvolta puerili, che vanno propalando come sostenibilità quando stanno evidentemente privatizzando il SSN. TIENI DURO E NON TI SCORAGGIARE !!! TI SONO VICINO E SOLIDALE Luigi Andreoli

giusi

La dottoressa ha svolto egregiamente il suo lavoro, cioè ha preso a cuore la situazione del suo paziente, tanto che è riuscita a risolvere il problema. Peccato che ora tutto si ritorce contro di lei,. Spero che sia assolta e non debba pagare perché la sua umanità le abbia fatto perdere di vista un particolare che invece sembra essere messo al primo posto: il denaro!!!! Credo che nessuno si lamenta di questi soldi spesi a fin di bene....

Santina

La nostra rovina sono i burocrati che usano le carte senza usare il cervello

Laura

Questa dottoressa hà fatto solo il suo lavoro!Oltretutto la prescrizione veniva dallo specialista in primis!Siamo in Italia dove i bravi medici vengono umiliati e perseguiti x cose insulse e chi ruba continuamente è sempre più libero di farlo!Dò tutta la mia solidarietà a questa dottoressa e spero abbia giustizia in questo paese che anke se è il mio mi vergogno di dover stare!

Maria Grazia Colombo

In un calderone dove montagne di denaro che "migrano" da tasca in tasca, oculatamente e occultamente distribuite in barba alla gente comune, la dottoressa, che "alla luce del sole" ha prescritto un farmaco non rimborsabile, ha commesso un errore, poiché era suo dovere informarsi. Conclusione; sbagliare in buona fede, senza neanche guadagnarci, nella nostra Repubblica è da stolti e gli stolti devono pagare.

Livia

A mio parere la dott.ssa ha fatto il suo dovere di Medico prescrivendo un farmaco utile per la difficile situazione del malato. Trovo assurda la richiesta del rimborso.

Giò

Un medico dovrebbe fruire della adeguata discrezionalità decisionale dando rilievo esclusivamente al " primum non nocere" rimanendo quindi unico giudice x il meglio di ogni suo paziente e rispondere esclusivamente solo in casi di grave colpa o dolo. Riconsegnamo Autorità e Dignità ai Medici

Gus da milano

Il problema non è la scelta del medico che l per altro sembra più che giustificata, ma la rimborsabilita' del farmaco che evidentemente non era prevista per quella specifica patologia. È il solito problema che chi fa le leggi medico non è medico e chi fa il medico non conosce le leggi. Spesso capita che ci siano terapie indicate dal punto di vista clinico ma non rimborsabili dal ssn. Per essere al sicuro da queste disavventure il medico doveva prescrivere il farmaco ma a spese del paziente . Ormai ci vorrebbero tre cose che non ci sono: 1- un avvocato sempre alle spalle di ogni medico 2- solo pazienti ricchi che si comperano le medicine che la burocrazia sempre indietro non ha ancora accettato 3- dei burocrati delle ASL che non siano dei cretini e che collaborino seriamente coi medici senza il complesso di inferiorità che hanno

Francesco

Farei la fila per avere un medico come lei, solo da encomiare

Simona

Il medico ha curato il suo paziente non vedo il motivo x cui debba pagare una multa visto che ha fatto il suo dovere ed il paziente è soddisfatto. Almeno ha speso soldi (che pagano i cittadini )per curare una persona che ne aveva bisogno e non s********i x banchi a rotelle....o stronzate varie

Maurizio Del Verme

Se il medico ha dato beneficio al paziente ha fatto il suo dovere primario, se avesse danneggiato il paziente prescrivendo un farmaco prescrivibile a carico ssn ma che non avesse funzionato ne avrebbe risposto per imperizia o negligenza ... Perciò non ci sono più medici nel ssn

Ivanoe Santoro

Lo Stato deve centellinare i soldi per mantenere bonus inconcepibili ai politici, clandestini, carrozzoni totalmente inutili ed ora anche la spesa per le armi ad un perdente annunciato da oltre 2 anni. La democrazia ha i suoi limiti. E si vedono TUTTI.

manlio

primum non nocere(Ippocrate docet) ma i burocrati che ne sanno

Raffaele

Il farmaco somministrato alla paziente ha comunque funzionato e risolto il problema della paziente sollevaldola dal Dolore che nessun altro prodotto antidolorifico proposto dal SSN Risolveva. Cosa doveva fare il povero medico di Base se non curare in maniera adeguata la povera Paziente molto sofferente da tempo...!!!!

Anna

Se non ci fossero regole uno prescriverebbe quello che gli pare e piace. per non parlare di certi pazienti che si credono medici e fanno richieste assurde.

Carlo Iannotti

E’ una vita che la Sanità viene governata da imbecilli senza arte ne parte che si danno alla politica per sbarcare il lunario lucrando sulle malattie altrui tangenti legalizzate. La colpa e’ nostra (di medici e cittadini) che non siamo in grado di buttarli fuori dalla sanità. E minimizzo per non incappare in apologia di reato. Che cosa debbono amministrare questi in un rapporto ove gli unici attori sono medico e paziente? Abolire le asl , abolire il titolo V e gli assessorati regionali alla sanità.

Donato Tocco

Siamo in mano ai burocrati miopi, la burocrazia è per definizione la piaga del sistema. La burocrazia ha un unico fine: garantire il proprio potere ! Mia moglie soffre di sclerosi multipla da oltre cinquant' anni. 13 interventi per nevralgia bilaterale del trigemino ( tutti pagati dalla famiglia e non dal SSN perché i tempi di attesa erano biblici) , farmaci tutti pagati dalla paziente. Per un farmaco antidolorifico battaglie per la prescrizione ( anche se disponibili a pagare il farmaco), battaglie in farmacia ! Altro che Sistema Sanitario Nazionale qui si tratta di Sistema Sanitario Non assicurato ! Uno Stato che dichiara di dare tutto a tutti in realtà non dà nulla a nessuno. Vergogna! Piena solidarietà alla dottoressa di Bergamo....... Resista dottoressa siamo tutti con Lei !

Maria Teresa Solivani

E poi ci si domanda perché sempre meno giovani decidano di diventare medici !!! È una vergogna che un medico di base,il cui unico intento è di aiutare il suo paziente ed esercitare il proprio lavoro, si debba sempre più preoccupare delle conseguenze burocratiche o tecniche del lavoro che ha scelto di svolgere . Dov'è l' Ordine dei medici,sempre pronto e sollecito nel tassare annualmente tutti gli iscritti (OBBLIGATORIAMENTE ISCRITTI , altrimenti non si può esercitare la professione ) , in questi casi dovrebbe assistere i medici, non solo MUNGERLI ! VERGOGNA !

Elsa Paneroni

Sono basita,io paziente con fibromialgia e lasciamo perdere altre patologie,per poter stare in piedi uso un farmaco oppiaceo che non passa il ssn,13€ a confezione ogni 20g, sembra poco,ma sono 5 anni che lo uso.Il problema? documenti ogni volta che lo ritiro,predica del medico quando lo richiedo, neanche la cannabis terapeutica mi dà sollievo, comunque solidarietà a questo medico!

Nicky

A seguito della visita neurochirurgica forse sarebbe bastato modificare la diagnosi. Così il farmaco non sarebbe stato off label , ma con l' indicazione specifica per il tipo di dolore.

Giuseppe Boschini

Bel modo per trattenere i medici.... ormai siamo al paradosso.... al tragicomico.... e poi ci si chiede perche' la gente non vota più.... questi burocrati senza arte ne parte sono la rovina del Paese....

cipriati ivana

Penso che i farmaci vengono studiati per curare determinate patologie e che il loro uso non è deciso dal paziente,vero che in alcuni casi le schede tecniche non sono aggiornate,in questo caso esistono nelle ASL apposite commissioni che vagliano il caso sempre alla luce degli studi.I limiti esistono per ogni cosa visto che siamo umani.

Sebastiano

La scienza è in continua evoluzione e magari i farmaci non specifici ad un determinato uso, un domani, potranno essere altresì usati per scopi diversi... Bisogna ricordare a coloro che hanno portato in giudizio la dottoressa, che esiste l uso off label di molti farmaci, come ssri ed snri usati per le mialgie severe

Rosy

Non e' possibile lasciate i pazienti con le proprie patologia senza che il ssn contribuisca al benessere, io spendo circa 10 mila euro l'anno per farmaci che adesso chiamano integratori e per visite che il ssn ti da' con tempi troppo lunghi. A questo punto mi chiedo perche' devo pagare le tasse. E' una vergogna facciamo finta di avere la sanita' gratuita. Ormai i medici di base hanno paura a prescrivere anche le analisi . A questo punto togliete anche quelli non facciamo finta di avere un medico che serve solo a scrivere certificati di malattia.....quando puo'

Lara

Una vergogna tutta italiana, legislatori incompetenti e ladri, ecco dov'è il problema

Cristiano Antonio Politano

Se lo stato non lucrasse su tabacco, alcolici, gioco d'azzardo, il sig. Gianfranco potrebbe avere ragione. Ma così non è. Inoltre uno stato che controllasse i comportamenti "a rischio" a scopo repressivo sarebbe uno stato di polizia morale, inaccettabile.

Pina Ginetti

Strano, io per fortissima dismenorrea che provocava dolori lancinanti a ventre, testa e schiena, nonché vomito e svenimenti, sono in cura da alcuni anni con una pillola che ha risolto tutti i problemi, ma che, ahimè, il SSN non passa perché in etichetta è un semplice anticoncezionale. Facendo due conti, ci ho speso più di 1300 euro. Tutto ciò per dire che il sistema è sbagliato, se un farmaco è necessario è necessario punto.

angelo gambarelli

Sono un ex medico di base ,ora in pensione Dopo 40 anni di servizio, rimango perplesso non Tanto sull operato ATS, che ha già al suo attivo Richieste di risarcimento per presunto danno erariale nei confronti di altri MMG , ma per la mancata difesa del Collega da parte dei sindacati e dall ordine. Penso che il MMG abbia Prescritto il farmaco per il benessere del paziente e non per interessi personali, ergo se questo non è dimostrato il medico non può Essere ritenuto responsabile del prescritto

Maria Cambareri Cambareri

Penso che i Medici facciano bene ad andarsene.

Non Pippo, ma Pluto

Al signore che dice che ai fumatori vanno fatte pagare le cure, consiglio di posare il fiasco. Peraltro paragonare un fumatore a un tossico o a un alcolizzato già identifica il grado di Q.I. del tipo.

Luca C.

Premetto che non ho competenze mediche farmaceutiche e o altro certificato da studi effettuati o da attività professionali legate alle cure mediche ma purtroppo dal 2000 a seguito di un grave incidente stradale sono oggetto invalido al 100% per via di una tetraplegia incompleta lesione midollare all'altezza delle vertebre C5 C4 per chi ha un minimo di conoscenza sono le vertebre del collo Eppure sorprendendo anche primari e dottori fisiatri deambulo con un Barcollo controllato. In questi anni ho sofferto e soffro di dolori che in alcuni casi risultano lancinanti e fortemente invalidanti tant'è che ho conosciuto ed utilizzato svariati farmaci antidolorifici, con uno di essi preso in forma di pastiglia di notte a stomaco vuoto nel 2009 mi sono procurato una perforazione dello stomaco con ovvia operazione chirurgica atta a richiudere tale perforazione. Da tempo utilizzo dopo aver ricevuto da parte di un medico fisiatra il consiglio di fumare un paio di sigarette contenenti marijuana ed ho avuto eccellenti risultati sia sul contrasto al dolore sia al controllo delle contrazioni involontarie assolutamente scemate e non più così invalidanti. Questo per ricordare a tutti gli ignoranti come me che i farmaci derivano dalle piante che i farmaci sono anche veleni e Come diceva qualcuno di cui non ricordo il nome non è la sostanza ma è la dose.

Gianfranco

I farmaci essenziali per guarire o mitigare il dolore non altrimenti contenitore devono essere a carico del SSN. Il maggior onere può essere recuperato offrendo interventi sanitari SOLO a pagamento a chi è causa consapevole del proprio male ( tossico, fumatori, alcolizzati..).