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Presentate a Bergamo, in anteprima, le nuove linee guida mediche per le diagnosi di infertilità maschile

Fino a domani (15 settembre), è in corso alla Fiera il Congresso nazionale della Società Italiana di Andrologia. Il manuale sarà ufficializzato il 22 settembre a Roma

Presentate a Bergamo, in anteprima, le nuove linee guida mediche per le diagnosi di infertilità maschile
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È stata discussa in anteprima al Congresso nazionale della Società Italiana di Andrologia (Sia), a Bergamo fino al 15 settembre, l’edizione italiana delle nuove linee guida Oms per la diagnosi di infertilità maschile, curata proprio da quest’ente e dalla Società italiana di riproduzione umana (Siru). Il nuovo manuale sarà poi presentato il 22 settembre a Roma, all’Ordine Nazionale dei Biologi, in occasione della Giornata nazionale per la fertilità. Presidente del congresso è Oreste Risi, urologo in Humanitas Gavazzeni.

Nel documento aggiornato vengono definiti i nuovi standard per migliorare la valutazione sulla funzione riproduttiva maschile, estesi per la prima volta alla pratica clinica test sul Dna spermatico per analizzare la qualità interna degli spermatozoi e che il solo esame base non consente di evidenziare.

Nell’infertilità maschile, tre casi su dieci hanno valori nella norma, spiegano Alessandro Palmieri, presidente Sia, e Luigi Montano, presidente Siru. «L’Oms ha cambiato i criteri per misurarla e per la prima volta aggiunge test sul codice genetico per fare diagnosi: oltre il numero conta quindi anche la qualità del seme. In questo tipo di Dna potrebbero allora nascondersi i motivi di questi particolari casi di infertilità maschile, che tuttora rimangono senza spiegazione. Ampliare le indagini potrà così aumentare e migliorare le diagnosi, utili a fronteggiare anche il grave declino demografico che affligge il nostro Paese».

Resta il problema - hanno continuato i due esperti - della qualità degli spermatozoi in termini di capacità fecondante, che è strettamente collegato alla loro integrità genomica, oltre che allo stile di vita di chi lo produce e alle esposizioni ambientali, come dimostrano i numerosi fallimenti della fecondazione sia naturale che assistita anche in pazienti con valori nella norma.

Nella cura dell’edizione italiana delle nuove linee guida ha operato il board scientifico composto da Luca Boeri, Filippo Giacone, Luigi Montano, Tiziana Notari, Ilaria Ortensi e Paolo Turchi, che l’ha resa disponibile in meno di dieci mesi online e in formato cartaceo. In relazione a questa necessità formativa verso biologi non solo della riproduzione, le due società presenteranno il nuovo “Manuale di laboratorio per l’esame e il trattamento del liquido seminale” questo mese nella capitale.

Altre novità riguardano le tecniche di trattamento e crioconservazione degli spermatozoi, destinate principalmente ai biologi che operano nei Centri di Procreazione Medicalmente Assistita: in particolare, è stata introdotta la tecnica della separazione degli spermatozoi migliori dagli altri, attraverso l’utilizzo di un campo magnetico per la selezione cellulare, denominata Macs-Magnetic Activated Cell Sorting. Infine, nel manuale è stata introdotta anche la tecnica di vitrificazione per la crioconservazione degli spermatozoi, una tecnica ben nota agli addetti ai lavori, che però dovrebbe essere ancora considerata una procedura sperimentale. Nel settore della ricerca è stato poi introdotto lo studio dei canali ionici, che apre le porte a sempre maggiori conoscenze riguardo la fertilità maschile, nel tentativo di ridurre i casi di coppie con infertilità.

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