Promessa mantenuta: presentato a Bergamo il bando "Fondo abitare" per gli under 35
Obiettivo cento contratti a canone concordato entro fine 2025 con un contributo totale di 240 mila euro massimo il primo anno, poi si cresce

di Marta Belotti
Poco più di un anno fa, in campagna elettorale, l'attuale sindaca di Bergamo Elena Carnevali aveva promesso che il Comune si sarebbe impegnato a investire fino a un milione di euro l'anno, stipulando annualmente cento contratti a canone concordato per under 35 e ora con il bando "Fondo abitare under 35: misura per l'attrattività e l'emancipazione" ci va vicino.
Con la conferenza stampa che oggi, 19 maggio, ha reso pubblica l'iniziativa, il Comune di Bergamo entro il 2027 arriverà a investire annualmente 720 mila euro per questo tipo di contratti. Per capire come si arriva a questi numeri bisogna però procedere con calma, partendo dal bando di quest'anno.
A chi è destinato
Sarà aperto dal 3 giugno al 1° dicembre, offrendo la possibilità ai nuclei famigliari under 35 di beneficiare di un contributo triennale finalizzato a favorire l'attrattività della città e il percorso di autonomia dei giovani. Per "famiglia" si intende tanto una persona che non abbia ancora compiuto 36 anni al momento di partecipazione al bando, quanto un insieme di persone tra le quali intercorrono legami giuridicamente rilevanti (matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela) o vincoli affettivi stabili, tutti coabitanti nella medesima unità abitativa e aventi lì la propria residenza abituale.
Tutto questo, a patto che si sia lavoratori (non importa il tipo di contratto lavorativo in essere) e senza distinzioni tra coloro che risiedono già a Bergamo e coloro che invece intendono trasferirsi in città (in questo caso, però, devono fare richiesta di residenza almeno trenta giorni prima della partenza del contratto di affitto, che deve essere comunque sempre avviato dopo la partecipazione al bando).
Quanto vale il contributo
Il contributo economico dipende in base alla fascia Isee o al reddito netto e viene erogato direttamente sul conto di chi paga l'affitto non appena il pagamento è avvenuto.
In particolare, per chi presenta l'Isee:
- fascia da 12 mila a 20 mila inclusi: l'entità del contributo è determinata in 200 euro al mese per un totale di 7.200 euro per le tre annualità;
- fascia da 20 mila a 27.500 inclusi: l'entità del contributo è determinata in 180 euro al mese per un totale di 6.480 per le tre annualità;
- fascia da 27.500,01 a 35 mila inclusi: l'entità del contributo è determinata in 150 euro al mese per un totale di 5.400,00€ per le tre annualità.
Per chi non ha l'Isee, l'entità del contributo mensile è determinata in ragione del reddito netto annuo complessivo del nucleo familiare costituendo del richiedente, secondo le seguenti soglie:
- reddito netto annuo da 15. mila a 25 mila inclusi: l'entità del contributo è determinata in 200 euro al mese per un totale di 7.200 per le tre annualità;
- reddito netto annuo da 25.000,01 euro a 32.500 mila inclusi: l'entità del contributo è determinata in 180 euro al mese per un totale di 6.480 euro per le tre annualità;
- reddito netto annuo da 32.500,01€ a 40 mila inclusi: l'entità del contributo è determinata in 150 euro al mese per un totale di 5.400 euro per le tre annualità.
La tendenza
Questo significa che il Comune prevede di investire un massimo di 240 mila euro il primo anno (se tutti i cento contratti verranno esauriti e al massimo di contributo), 480 mila il secondo (quando ai cento del primo bando se ne aggiungeranno gli altri cento del bando 2026) fino ad arrivare a 720 mila il terzo anno (quando si aggiungeranno altri cento del bando 2027). Da qui in poi la cifra si attesterà a 720 mila euro l'anno, perché il gruppo del primo bando avrà esaurito le tre annualità, uscendo dal ciclo, mentre ne entrano altri cento. Questo è un modello previsionale, che l'Amministrazione intende mantenere. Trattandosi comunque di una sperimentazione, potranno essere fatti aggiustamenti in corso d'opera.
Per la "fascia grigia"
La sindaca Elena Carnevali ha sottolineato come questo non sia un semplice bonus, ma un aiuto strutturale e strutturato che accompagna per tre anni giovani famiglie o persone under 35.
Ha spiegato così il contesto dal quale nasce questa misura: «Negli ultimi anni Bergamo ha saputo rafforzare la propria attrattività, anche sul mercato immobiliare. Questo ha generato benefici diffusi anche sul valore dei beni in un contesto urbano sempre più dinamico e vitale. Tuttavia, ogni forma di sviluppo porta con sé anche delle sfide. Quello che intendiamo affrontare con determinazione è infatti la difficoltà di accedere al mercato della casa per tutte quelle persone che hanno appena intrapreso il proprio lavorativo: giovani, studenti, giovani coppie, famiglie monogenitoriali, e coloro, la cosiddetta "fascia grigia", che non hanno accesso all'edilizia pubblica e faticano sostenere i costi del libero mercato. Riteniamo che questo bando, che prevede una misura strutturale per tre anni non un contributo una tantum, abbia le caratteristiche indicate e confidiamo quindi possa avere una risposta positiva».
La sindaca ha inoltre rimarcato come la strutturazione del bando e della misura non sia stata semplice e per questo ha voluto ringraziare l'assessora alle Politiche della casa Claudia Lenzini e i tecnici comunali Virgilio Appiani, Silvia Manzecchi e Lorenzo Berzi presenti in sede di conferenza stampa.
«Valorizzare le potenzialità per i proprietari»
Oltre a dirsi molto felice e soddisfatta del lavoro fatto per strutturare la misura, l'assessora Lenzini ha aggiunto: «L'efficacia della misura programmata per l'anno 2025 con l'obiettivo di finanziare cento contratti di affitto a canone concordato dipenderà da molti fattori in particolare connessi all’offerta abitativa. Il buon esito di politiche abitative di cui fa parte il "Fondo abitare under 35", infatti, è correlato a un ampliamento dell'offerta di immobili in locazione a canone concordato. Proprio per questo motivo, sarà necessario, attraverso l'Agenzia Abito Bergamo, soggetto individuato dal bando per promuovere questa misura, valorizzarne le potenzialità anche per i proprietari. Allo scopo di sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti, abbiamo presentato la misura ai sottoscrittori del Patto Territoriale a cui partecipano i rappresentanti dei proprietari e degli inquilini. L'obiettivo che ci siamo posti è molto sfidante e siamo consapevoli della necessità di dover agire su più fronti per incentivare l’affitto per periodi più lunghi».
I vantaggi per i proprietari
L'altro lato della medaglia è infatti rappresentato da chi ha a disposizione un immobile e intende metterlo in affitto. Queste persone, i locatori, nel caso di sottoscrizione di un contratto a canone concordato avranno dei vantaggi fiscali notevoli, tra i quali il pagamento della cedolare secca al dieci per cento al posto che al ventuno e un forte abbattimento dell'Imu (il cui valore specifico varia di anno in anno in base alle normative).
La platea alla quale si rivolge il bando è indicativamente relativa a quei 3.500-4.000 appartamenti che sul totale dei diecimila sfitti rappresentano quelli già disponibili senza necessitare di opere di ristrutturazione o vincoli e che aspettano solo di incrociare la domanda di mercato. Il bando del Comune ha quindi anche l'intento di far incontrare giovani under 35 in cerca di casa con i proprietari di questi alloggi, rendendo più accessibili anche quelli che attualmente hanno un prezzo troppo alto.
Le specifiche
La presentazione delle domande di contributo potrà essere effettuata dalle ore 9 3 giugno e non oltre la data del 1 dicembre, e comunque sino al raggiungimento di cento contratti sostenuti da contributo per l'anno in corso (2025).
La domanda deve avvenire esclusivamente mediante la compilazione dell'apposito modulo qui. Maggiori informazioni sul sito di Abito Bergamo; al numero 035 399 315 da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13; scrivendo a info@abitobergamo.it.
Online sono disponibili le informazioni sulla documentazione necessaria.
FINALMENTE una promessa che possa dare sostegno vero ai giovani. Complimenti alla Giunta