Pronte le prime valutazioni per la T2 della Valle Brembana fino a San Giovanni Bianco
Verranno rese pubbliche nell'assemblea del 9 febbraio alle 15 a Zogno. Lo studio è costato 650mila euro e comprende il collegamento a Ponte
I lavori in corso a cavallo di via Crocifisso, Valtesse. Già tracciato il sedime dove verranno messi i binari
Le prime valutazioni dello studio di fattibilità per l'ampliamento della linea tramviaria, in estensione della linea T2 della Valle Brembana (fino a Zogno-San Giovanni Bianco) e collegamento Villa d’Almè-Ponte San Pietro, verranno presentate domani, venerdì 9 febbraio, alle 15, alla Green House di Zogno, in via Locatelli, 111, in occasione dell'incontro fra il Consorzio Bim Lago di Como e fiumi Brembo e Serio e la Teb Spa.
Dal dicembre 2022 a oggi
La convenzione su questo duplice studio di fattibilità è datata al 3 dicembre 2022. In precedenza, nella primavera 2022, l'assemblea generale del Consorzio Bim Bergamo aveva deliberato un finanziamento a fondo perduto per la sua redazione progettuale dell'importo complessivo di 650 mila euro, «nella convinzione – si disse allora - dell'imprescindibile utilità di quest'opera per la mobilità bergamasca. Grazie alla firma della convenzione, Teb ha potuto affidare l'incarico per studiare la fattibilità del progetto, compiere le analisi trasportistiche e quella sui costi-benefici, oltre a valutare l'inserimento urbanistico dell’intervento. In pratica, capire se i progetti sono realizzabili e quale sia, per entrambi, la soluzione migliore».
I costi degli studi
In particolare, 540 mila euro riguardano lo studio del proseguimento della linea T2 fino a Zogno-San Giovanni Bianco, mentre i restanti 110mila per quello del nuovo collegamento da Villa d'Almè a Ponte San Pietro. L'aggiornamento più recente sullo stato di questi lavori e considerazioni è quello il 24 luglio scorso, nella riunione avvenuta nella sede del Consorzio Bim Bergamo.
Gli invitati
All'incontro di venerdì 9 febbraio sono stati invitati 39 Comuni della Val Brembana e 15 della Valle Imagna, oltre a tre Comunità Montane (Val Brembana, Valle Imagna e Lario Orientale Val San Martino) e 10 Comuni della zona dell'Isola Bergamasca.
Dopo aver speso qualche milione per la pista ciclabile(ottima infrastruttura)ci venite a dire che la T1 passerà proprio da lì.Cambiate mestiere.La politica non fa pervoi.Ale bg
Tutto bene. Domanda: Ma la ciclo pedonale che fine fa?
Sarebbe interessante sapere se il progetto prevede la demolizione dell attuale pista ciclabile che è una delle poche cose positive fatte negli ultimi anni. Sull esempio della T1 della Val Seriana non è che abbiano risolto i loro problemi...Sui costi del progetto preliminare sarebbe interessante capire come è stata stimata quella cifra e come è stata spesa. E chi se l è presa...
Giordano, che il progetto più complicato che ha fatto in vita sua è probabilmente la licenza media, ci dispensa perle di amministrazione. Grazie che lei sa come salvare la cosa pubblica.
Lo studio costa troppo, su carta andrebbero spese poche migliaia perché quando poi si va sul campo la carta è buona solo a pulirsi,il 90 % dei progetti scritti subiscono modifiche durante i lavori che costano un ulteriore 30,giusto migliorare la viabilità, ma senza un progetto così dispendioso (magna magna)se semplicemente si affidassero all'esperienza di chi lo fa da una vita sottopagato abbatteremmo i costi del 70%