I dettagli

Pronto soccorso di Treviglio e Romano, arriva l'app che tiene informati i parenti dei pazienti

L’Asst Bergamo Ovest ha attivato un nuovo servizio di “comunicazione”, basterà fornire il numero di un proprio parente o caregiver

Pronto soccorso di Treviglio e Romano, arriva l'app che tiene informati i parenti dei pazienti
Pubblicato:
Aggiornato:

Rivolgersi al Pronto soccorso, negli ultimi anni, si è rivelato per molti un vero e proprio calvario: tra le maggiori criticità, oltre alle attese infinite, c'è anche la scarsità di comunicazione tra il Pronto soccorso stesso e i parenti del paziente.

Situazioni che, in alcune occasioni, sono sfociate in aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale medico. Per ovviare al problema, nei due Pronto soccorso dell’Asst Bergamo Ovest (gli ospedali di Treviglio-Caravaggio e Romano di Lombardia) è stato attivato un nuovo sistema di messaggistica, che permetterà ai parenti dei pazienti che accedono al Pronto soccorso di essere puntualmente informati sul percorso che stanno eseguendo, dall’attesa alla dimissione. I dettagli sono riportati dai colleghi di PrimaTreviglio.

Un'app per tenere informata la famiglia

Un esempio di scheda paziente

Per poter accedere a questo servizio, e seguire passo passo il percorso assistenziale del degente, non servirà null’altro che fornire al personale di triage, al momento dell’accettazione, uno o più numeri di cellulare di parenti o caregivers che il malato desidera tenere informati.

«Un’importante innovazione – ha spiegato il direttore generale, Giovanni Palazzo – che, visti anche i picchi di afflusso di pazienti nelle nostre strutture di emergenza-urgenza, permetterà una comunicazione personale-paziente-caregivers più veloce, migliorando così anche l’esperienza, spesso traumatica, di un accesso in Pronto soccorso. Gli accompagnatori saranno puntualmente informati su quali esami stia facendo il proprio caro, o in quale punto del percorso diagnostico si trovi».

Grazie a questo sistema in tempo reale, ha proseguito il direttore sanitario, Antonio Manfredi, si conta di «diminuire le tensioni che, a volte, si instaurano tra parenti e operatori sanitari. I messaggi puntuali sul proprio device permetteranno la massima informazione sull’iter assistenziale a tutela della salute dei cittadini ma rendendo, altresì, partecipi i propri familiari del percorso di cura in essere, infondendo maggiore serenità nell’affrontare l’attesa in Pronto soccorso».

Come funziona l'app

L'attivazione della WebApp avviene tramite l’invio di un sms: dopo la conferma della pratica di triage, nella maschera di riepilogo “Triage completato”, è stato aggiunto un bottone “Invia sms” che permette l’apertura del pop-up. Tutti i pazienti che desiderano attivare il servizio, in fase di triage, potranno fornire il numero di cellulare dei propri parenti o caregivers: questi riceveranno contestualmente un sms, e per controllare lo stato della pratica sarà necessario aprire il link attraverso il quale sarà possibile accedere alla pagina web, contenente le informazioni anonime della pratica di Pronto soccorso per il proprio parente.

La pratica di un paziente dimesso sarà visualizzabile, tramite l'app, fino a quattordici ore dopo l’ora di effettiva dimissione, per permettere ai parenti di poter essere aggiornati anche dopo una notte intera.

Seguici sui nostri canali