Proteste a Ponte San Pietro per gli alberi sacrificati per la nuova rotonda Zecchetti
Erano piante storiche, una scelta che ha sollevato le lamentele di parecchi cittadini, che hanno manifestato il loro disappunto sui social
di Laura Ceresoli
Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per la costruzione della rotatoria all’incrocio tra viale Italia, la Briantea e via San Clemente e tra i cittadini di Ponte San Pietro non si parla d'altro.
La rotonda sostituirà l'incrocio Zecchetti, soggetto ormai da anni a un intenso traffico veicolare nelle ore di punta, favorendo così l’accesso e il deflusso del traffico proveniente da e per il quartiere di Briolo. Ma basterà davvero a risolvere tutti i disagi?
C'è poi la questione ambientalista. Per consentire lo svolgimento dei lavori, a pochi passi dal ponte sulla ferrovia, sono stati tagliati diversi alberi. Una scelta che ha sollevato le proteste social di parecchi cittadini che hanno postato vari video dell'operazione in corso per manifestare il loro disappunto per l'abbattimento di piante secolari.
Perplessità su questo progetto erano già state espresse dalla lista “Tu per Ponte al futuro” che ha presentato un’interrogazione sul tema durante l’ultimo Consiglio comunale: «Si tratta di un'opera costosa - ha dichiarato il capogruppo di opposizione Michele Facheris - finanziata per 200 mila euro dalla Provincia e per un milione dal Comune di Ponte San Pietro. Dalle prime bozze ci è parso fin da subito un’opera che, nel tentativo di fluidificare il transito lungo la Briantea, comportava disagi nel collegamento tra il centro di Ponte San Pietro e il quartiere di Briolo, con un’ipotesi di transito in via Don Lombardi per chi procede da Ponte verso Briolo».
Matteo Macoli durante il suo intervento in Consiglio comunale in risposta all'interrogazione presentata da Facheris, non ha potuto fare a meno di ammettere che le criticità in questo tratto non mancano: «L'opera dell'incrocio Zecchetti è stata approvata a livello esecutivo, si è svolta la gara d'appalto, è stato firmato il contratto con la ditta aggiudicataria Bergamelli, sono stati esperiti gli ultimi aspetti burocratici e il lavoro verrà completato nel corso dei prossimi mesi. Ovviamente, come tutti gli interventi che avvengono in un tessuto urbano già congestionato e con un forte impatto di traffico, non ha la pretesa di risolvere tutti i problemi, sarebbe una pura illusione. Sicuramente ne può affrontare alcuni noti a tutti da decenni (...)
Poi ci lamentiamo se la viabilità non funziona, siamo tutti d'accordo che il verde non basta mai,ma purtroppo non si può avere tutto
siii facciamo il referdendum anche per andare...in bagno... poi quando perdono chi vince è sempre un imbecille perchè non votano come ....loro.
Ponte è già un paese senza verde, senza parchi, negozi chiusi, ma molti parcheggi, questa è un'ulteriore scelta a svantaggio dei cittadini, quelli che a Ponte ci vivono. Si potrebbe davvero chiedere un parere alla cittadinanza prima di fare scelte impattanti
Gli cadessero in testa a quelli che protestano gli alberi!!!!!
Ci vuole un referendum Democratico, i cittadini ne hanno diritto.