Calcolatrice alla mano

Quanto è costata la mostra di Cattelan alla Gamec? Il Comune di Bergamo fa chiarezza e mette a tacere le «voci di corridoio»

Il vicesindaco Gandi, rispondendo a un'interpellanza di Bianchi (FdI), dimostra come sia falso che la spesa sostenuta superi il mezzo milione di euro (e non ha pagato tutto Palazzo Frizzoni)

Quanto è costata la mostra di Cattelan alla Gamec? Il Comune di Bergamo fa chiarezza e mette a tacere le «voci di corridoio»

A fine agosto (il 25 del mese, per la precisione), il consigliere comunale di Bergamo, Filippo Bianchi, aveva presentato un’interpellanza a risposta scritta in cui chiedeva alla Giunta – sintetizzando – di fare chiarezza su due punti: a quanto ammonta il contributo annuale di Palazzo Frizzoni alla Gamec – Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo e se fosse vero che la mostra Seasons di Maurizio Cattelan, organizzata dalla stessa Gamec, fosse costata oltre cinquecentomila euro, spesa sostenuta in toto dall’Amministrazione comunale.

Oggi (mercoledì 8 ottobre), il vicesindaco e assessore alla Cultura, Sergio Gandi, ha risposto all’interpellanza. Mettendo così fine alle voci che da settimane si rincorrono in città (ma soprattutto sui social) riguardanti proprio i costi di organizzazione della mostra dell’artista di fama internazionale.

Sergio Gandi (a destra) insieme a Maurizio Cattelan con una delle opere della mostra “Seasons”

La programmazione della Gamec

Innanzitutto, Gandi spiega com’è articolata la programmazione di mostre ed eventi della Galleria per l’anno in corso, focalizzandosi in particolare sul progetto Pensare come una montagna, giunto ormai al suo secondo anno e che ha «come fine quello di porre in dialogo artisti di varia provenienza e comunità locali, in modo da raggiungere pubblici diversi e di consolidare la relazione di Gamec con il territorio».

Detto questo, il vicesindaco (che ha anche la delega al Bilancio) prende in mano la calcolatrice e parla di costi e numeri. Sottolineando come, per quanto riguarda la mostra di Cattelan, si sia molto «favoleggiato» e chiarendo che «le voci di corridoio» secondo cui il costo sostenuto sia stato superiore al mezzo milione di euro siano «palesemente distanti dalla realtà».

Quanto è costata Seasons

«L’artista – scrive Gandi – nulla ha percepito per la realizzazione della mostra, nessun compenso. E si è fatto carico anche di una parte dei costi vivi relativi alla materiale realizzazione delle opere». In termini numerici, quindi, «le spese sostenute hanno riguardato l’organizzazione». Nello specifico:

  • Produzione: € 107.232,00;
  • Allestimento: € 30.664,00;
  • Trasporti: € 7.312,00;
  • Ospitalità: € 2.240,46
  • Assicurazione: € 8.541,26;
  • Guardiania: € 30.000,00;
  • Pulizie: € 3.300,00;
  • Comunicazione: € 20.000,00.

In totale, quindi, le spese a oggi sostenute per Seasons, evidenzia il vicesindaco, ammontano a 209.289,72 euro.

Come si sostiene la Gamec

Chiarito questo, Gandi passa ad analizzare il modo in cui si finanzia la Gamec: «Le sue attività sono rese possibili da un articolato sistema di sostegno che integra entrate proprie (biglietteria/bookshop), sponsorizzazioni e fundraising da privati a sostegno della progettualità annuale del museo, oltre il contributo erogato annualmente da Tenaris Dalmine Spa, Socio Fondatore di Gamec, pari a 500 mila euro. Nel 2025, le entrate da fundraising/erogazioni liberali ammontano a oltre un milione, a cui si aggiunge un contributo straordinario per le attività del Comune di Bergamo pari a duecentomila euro. In sintesi, il totale delle entrate destinate alle attività si compone all’84 per cento di entrate da privati e al 16 per cento da entrate da enti pubblici».

Tornando alla mostra di Cattelan, Gandi spiega che, nei mesi di giugno, luglio e agosto, la Galleria ha incassato circa 42 mila euro dalla biglietteria, «con una stima complessiva di 55 mila euro a fine mostra». Altri 75 mila euro sono poi arrivati attraverso «sponsorizzazioni destinate al progetto».

La «rilevanza culturale» della mostra di Cattelan

«Ne consegue – conclude il vicesindaco – che i costi residui siano coperti attraverso la destinazione di parte del fundraising privato e dei contributi dei Soci Fondatori. Tuttavia, le entrate complessive risultano ampiamente superiori ai costi della mostra. L’impatto economico della mostra risulta contenuto se proporzionato alle opere prodotte. Come ulteriore elemento di rilievo, al netto delle economie, si sottolinea che la mostra ha generato una copiosa rassegna stampa nazionale e internazionale, a testimonianza della rilevanza culturale del progetto. Il monitoraggio delle spese proseguirà fino alla chiusura della mostra, ma non si prevedono uscite extra budget rispetto a quanto approvato».