Quarantena ridotta (o abolita) per chi ha la terza dose: domani la decisione del Cts
Al vaglio c'è la riduzione, per i vaccinati con terza dose entrati in contatto con un positivo, dai 7 giorni attuali a 3-5 giorni. Tra dieci giorni si rischia che siano bloccate 2 milioni di persone.
La variante Omicron è arrivata anche da noi: se gli esperti si dividono riguardo la sua maggiore o minore pericolosità, viene data per certa la sua elevata capacità di diffusione, molto di più rispetto alla Delta. I contagi infatti continuano ad aumentare nel nostro Paese, in parte perché è cresciuto il numero di tamponi effettuati, quindi vengono rilevati più casi, ma anche per via della stagione fredda e dell'arrivo della nuova variante del virus.
Per questo motivo, le Regioni hanno chiesto al Governo di rivedere le regole per la quarantena, chiedendo una riduzione per i vaccinati, in particolare per chi ha fatto la terza dose. L'esecutivo si è riservato di aspettare la decisione del Cts, che si riunirà mercoledì 29 dicembre: al vaglio c'è la riduzione, per i vaccinati con terza dose entrati in contatto con un positivo, della quarantena dai 7 giorni attuali a 3-5 giorni. Secondo un'altra ipotesi invece, riportata oggi (martedì 28 dicembre) dal Corriere della Sera, si potrebbe anche considerare di eliminare la quarantena per chi ha fatto la dose booster, anche se l'idea non convince tutti. Per i non vaccinati, invece, la quarantena rimarrà di 10 giorni.
La motivazione di eventuali modifiche risiede nel timore che, senza cambiare le disposizioni, si arrivi nel giro di breve tempo a paralizzare l'Italia. La preoccupazione dei governatori va in parallelo con le opinioni, riportate da agenzie stampa e giornali, di medici e virologi quali Roberto Zangrillo e Matteo Bassetti, che ritengono sia ormai inutile costringere a casa per un lungo periodo di tempo i cittadini vaccinati senza sintomi. Inoltre, secondo quanto riportato sempre dal Corriere, se si va avanti in questo modo nel giro di soli dieci giorni ci si ritroverà con 2 milioni di persone bloccate.
Il generale Francesco Figliuolo ha fatto sapere che, al riguardo, si rimetterà al parere del Comitato e del Ministero della Salute. Per una revisione della quarantena sarebbe anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che però vorrebbe rimandare la discussione all'anno nuovo, prima dell'inizio delle scuole. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, è tra quelli favorevoli per una modifica immediata, mentre dubbi sarebbero stati espressi dagli esperti del ministro Roberto Speranza, in particolare dal consigliere scientifico Walter Ricciardi, che vorrebbe fosse fatto prima un modello di previsione su circolazione del virus e impatto sul Servizio sanitario nazionale.