di Fabio Gualandris
Nelle comunicazioni del Consiglio di lunedì 29 settembre che hanno preceduto la discussione dell’ordine del giorno, le minoranze hanno dato risonanza alla notizia diffusa il giorno stesso riguardante l’arresto di una banda di quattro malviventi con base all’interno di un garage al piano terreno di uno dei condomini abbandonati del “quartiere Fiorito” di Albino.
L’epilogo della vicenda si è concretizzato tra 16 e il 28 settembre scorso quando i carabinieri della Compagnia di Clusone, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bergamo, hanno condotto una serie di arresti in bassa Valle Seriana.
Sono finiti in manette quattro cittadini di origine marocchina, irregolari sul territorio nazionale. Secondo quanto emerso dalle indagini, i quattro uomini avevano costituito una vera e propria banda di strada. La loro “base operativa” era un box situato all’interno del dismesso “Quartiere Fiorito” di Albino, da cui partivano per compiere le loro azioni criminali con un bottino da 10 mila euro e una lunga scia di violenza dal novembre 2024 all’agosto 2025 tra Albino, Nembro, Ranica e Ponteranica.
A seguito dell’operazione, i quattro indagati sono stati associati alla Casa Circondariale di Bergamo, in attesa dei prossimi sviluppi giudiziari. Le indagini proseguono per accertare l’eventuale responsabilità del gruppo in ulteriori episodi.
«Il “Quartiere Fiorito” è da tempo segnalato come spazio da riqualificare (…)