Quale soluzione?

Raddoppio Bergamo-Ponte, bus sostitutivi in alto mare: non si sa dove metterli

Nuova riunione fissata per il 10 gennaio. Il 5 febbraio (inizio dei lavori e sospensione delle tratte ferroviarie) si avvicina. Ma le alternative latitano

Raddoppio Bergamo-Ponte, bus sostitutivi in alto mare: non si sa dove metterli
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di Marta Belotti

La sensazione è quella di avere davanti un tetris quasi impossibile, dove ogni pezzo sistemato va a togliere sempre più spazio vitale agli altri. Per il grande numero di bus sostitutivi che sarà necessario mettere in moto per tamponare la soppressione dei treni lungo la Bergamo-Ponte San Pietro a causa dei lavori per il raddoppio, bisogna trovare molto spazio, che però non sembra esserci.

La data del 5 febbraio, quando è previsto il via al cantiere e dunque la chiusura della tratta, si avvicina, ma una soluzione per gli utenti appare ancora in alto mare. È vero che i lavori dureranno quasi tre anni, durante i quali sarà possibile rimodulare il servizio in base alle criticità che emergeranno, ma è anche auspicabile che l’inizio non sia nel segno del caos.

Il problema sussiste a Ponte San Pietro, dove la soluzione potrebbe essere quella di fare partire i mezzi sostitutivi anche dagli altri paesi che facevano riferimento alla stazione (quindi Calusco, Terno, Pontida, Ambivere e Cisano), ma insiste soprattutto su Bergamo, dove lo spazio già ridotto sarà ancora meno dati gli imminenti lavori per il cantiere della nuova stazione ferroviaria.

La questione è stata discussa martedì 19 dicembre in due riunioni: in quella del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, convocata e presieduta dal prefetto e alla quale hanno partecipato una quarantina di persone fra rappresentanti di enti pubblici, aziende e forze dell’ordine; e nel Tavolo di lavoro predisposto dall'Agenzia del Trasporto pubblico locale.

Nella prima è emersa la proposta dell’Amministrazione di Bergamo di diversificare gli arrivi (...)

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Commenti
Franco

Inutile cercare altrove, siamo noi il terzo mondo dei trasporti ferroviari .... Dirigenti mangiasoldi e incapaci, tanto gli errori e le inefficienze non le pagano ...

Cristiano Antonio Politano

Penso che chi prendeva la via Carnate si butterà sulla via Treviglio saturando altra linea. Un porcaio per almeno 3 anni

Roberto

Ma la gente che dai paesi che ora inpiegano 50 minuti per fare tratto Calusco/Ponte. Tra code e restringimento corsie stradali. Incrdibile

Marcello

Non ci vuole un veggente per capire che per 3 anni questo sarà un altro casino per la mobilità di una città che si è votata volutamente all'immobilità. I bisogni dei cittadini sacrificati al totem del potenziamento della rete ferroviaria, col fondato sospetto di scoprire nel 2027 (speriamo...) che in realtà non sarà migliorato niente!

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