Raid no-vax a Palazzo Frizzoni, il Comune risponde: «Non siamo noi a occuparci delle indagini»
L'assessore alla Sicurezza replica all'interrogazione avanzata dal consigliere di minoranza Alberto Ribolla sull'imbrattamento di novembre
A che punto sono le indagini sull'imbrattamento di Palazzo Frizzoni e Palazzo Uffici, risalenti alla notte tra l'11 e il 12 novembre 2024? A rispondere all'interrogazione presentata ieri (13 gennaio) dal consigliere Alberto Ribolla (Lega), che chiedeva lumi in merito, è l'assessore alla Sicurezza e protezione civile Giacomo Angeloni.
Nessuna novità sugli autori del raid anti-vax
«Né io, come assessore alla Sicurezza, né la sindaca ci occupiamo di condurre le indagini - si legge nella risposta -. Sono certo che la Digos sta gestendo il caso in modo appropriato, sotto il coordinamento della Procura».
Angeloni ha poi aggiunto: «Va ricordato, inoltre, che esiste un obbligo legale di condurre le indagini in modo riservato. Quindi, a meno che non vogliamo compromettere l'intero processo investigativo, sarà opportuno attendere i risultati e lasciare il lavoro agli esperti».
Nessuna sostanziale novità, dunque, sui fatti di due mesi fa per i quali l'amministrazione ha sporto denuncia. Gli occhi elettronici delle telecamere di videosorveglianza avevano immortalato almeno sei persone, che hanno agito nel giro di pochissimi minuti. Da allora indaga la Digos, per risalire all'identità dei colpevoli.
Gentile Marino, quanto mi rappresenta è molto grave, la legge parla chiaro. La prego di darmi modo di intervenire inviandomi il verbale notificato in modo cartaceo e non tramite domicilio digitale. Grazie
Angeloni dovrebbe spiegare perché la Polizia Locale, quando commina una sanzione, non verifica il Domicilio Digitale del reo prima di procedere alla notifica. A mezzo PEC se presente nel Domicilio ovvero tramite costosa raccomandata. Ogni volta che viene emessa, DEVONO controllare sul Domicilio Digitale la PEC aggiornata del cittadino! Pressapochismo assoluto.