Cosa cambia

Regione approva legge sui cimiteri per animali: torna in auge il progetto bergamasco?

Il titolare delle onoranze funebri La Bergamasca avanzò delle proposte sia a Stezzano che a Cologno, sempre respinte

Regione approva legge sui cimiteri per animali: torna in auge il progetto bergamasco?
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La prima proposta bergamasca risale al 2016, quando Antonio Servidio, titolare dell'agenzia di pompe funebri "La Bergamasca", chiese al Comune di Stezzano di realizzare un cimitero per animali. Non se ne fece nulla però, dato che l'uomo non riuscì a far spostare la destinazione d'uso del terreno di sua proprietà. Due anni dopo, nel 2018, Servidio avanzò la stessa proposta al Comune di Cologno al Serio. L'idea era realizzare il cimitero sul terreno delle ex piscine, ormai chiuse. L'Amministrazione, però, disse no.

Eppure Servidio era (ed è) sicuro della buona riuscita dell'operazione. L'uomo è infatti un esperto del settore: oltre che impresario di pompe funebri, è anche stato il primo in Italia ad aprire un cimitero per animali. Lo ha fatto in provincia di Torino, a Piobesi Torinese. Ma qui in Bergamasca non ci è mai riuscito. Ora, però, le cose potrebbero cambiare.

Il progetto del cimitero per animali a Cologno

Approvata una legge regionale

Oggi (18 ottobre), infatti, in Regione è stato dato l'ok alla creazione di cimiteri per animali attraverso l'approvazione all'unanimità di una proposta di legge promossa dalla consigliera Claudia Carzeri (Forza Italia). Il provvedimento, che è stato supportato anche da consiglieri di altri gruppi di maggioranza e del gruppo misto, punta a garantire norme igienico sanitarie e urbanistiche uniformi e servizi per i cittadini che intendono dare sepoltura ai propri animali d’affezione.

«La mia proposta - ha spiegato Carzeri - nasce dal fatto che, nelle case italiane, la presenza di animali d’affezione è sempre maggiore: pensiamo, infatti, che circa il 39 per cento degli italiani, una cifra pari a oltre venti milioni di persone, possiede almeno un cane o un gatto in famiglia. Inoltre, come la pandemia ha dimostrato, gli animali domestici rivestono spesso un ruolo essenziale anche nella cura di disturbi specifici: pensiamo alla pet therapy, ormai sempre più diffusa e che tocca ambiti sempre maggiori. Gli animali d’affezione sono, quindi, veri e propri membri della famiglia e, in quanto tali, meritano di avere un luogo decoroso nel quale commemorare la loro scomparsa. Una società civilmente evoluta non può non favorire una corretta convivenza tra le persone e gli animali non solo durante la loro vita, ma anche dopo la loro dipartita».

Cosa prevede la nuova legge

La nuova legge regola in maniera chiara e completa sia la localizzazione dei cimiteri sia la loro gestione, normando il trasporto delle spoglie e il loro seppellimento. Sono previste anche sanzioni per violazioni delle norme di registrazione e per autodichiarazioni non veritiere. Nei cimiteri per animali si potranno sia deporre le urne cinerarie sia inumare le carcasse, posando anche cippi e targhe funerarie.

La costruzione e l’ampliamento dei cimiteri per animali da compagnia sono soggetti al rilascio dei necessari titoli edilizi da parte del Comune competente per territorio, che si avvale dell’Agenzia di Tutela della Salute per la verifica degli aspetti igienico sanitari e potranno essere realizzati e gestiti sia da enti pubblici che da soggetti privati.

Prevista infine la realizzazione di crematori, anche all’esterno dei cimiteri, previa autorizzazione del Comune nell’ambito della pianificazione urbanistica, in conformità alle norme regionali, anche quelle recenti di rigenerazione urbana.

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