Regione taglia tamponi e mascherine per Rsa e centri disabili: «Inaccettabile»
Il consigliere regionale bergamasco del Partito Democratico chiede che il Pirellone faccia marcia indietro
Le forniture di tamponi e dispositivi di protezione individuali come mascherine, oppure guanti, destinate alle strutture lombarde che ospitano pazienti fragili, anziani e persone con disabilità verranno tagliate a partire dal 2022.
A denunciare questa scelta, giudicandola come una «decisione inaccettabile che dimostra come i vertici regionali abbiano perso il contatto con la realtà», è stato il consigliere regionale del Partito Democratico Jacopo Scandella.
«Mentre ci troviamo nel pieno della quarta ondata – osserva -, con mascherine che tornano anche all’aperto nei centri urbani pur di tenere a bada la pandemia, Regione Lombardia che fa? Decide di tagliare le forniture. Quante ondate Covid servono, quanti morti sono necessari, prima che la Regione si renda conto che queste strutture sono da tutelare e non da esporre al rischio così gratuitamente?».
Il consigliere regionale del PD chiede quindi che questa decisione venga rivista, nonostante sia stata già trasmessa dalle Ats alle strutture della rete extra-ospedaliera.
«È un anno che molte strutture per persone con disabilità o che assistono gli anziani lamentano enormi ritardi nella fornitura dei tamponi, dovendo per forza provvedere in autonomia, nonostante bilanci messi a dura prova – conclude Scandella -. Noi non dimentichiamo la tragedia che si è consumata nelle residenze per anziani nella prima ondata. Possiamo dire lo stesso di chi prende le decisioni a Palazzo Lombardia e taglia su prevenzione e diagnosi? La scelta di scaricare chi si prende cura dei più fragili da un giorno all'altro purtroppo parla forte e chiaro».