l'appello

Rette delle Rsa, i sindacati: «Regione eroga contributi, gli aumenti vanno evitati»

I sindacati bergamaschi dei pensionati chiedono, nei casi in cui le rette siano già aumentate, di rimodularne il costo

Rette delle Rsa, i sindacati: «Regione eroga contributi, gli aumenti vanno evitati»
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Evitare aumenti delle rette e valutare, nel caso in cui fossero già avvenuti, una loro rimodulazione. È l’appello che i sindacati dei pensionati di Bergamo hanno lanciato alle Rsa e alle rispettive organizzazioni associative, dopo essere venuti a conoscenza di una crescita dei costi legati all’assistenza delle persone anziane.

Un aumento che i sindacati non riescono a comprendere, visto l’annuncio dell’aumento della quota sanitaria riconosciuta da Regione Lombardia alle strutture per ciascun ospite e la copertura, anche parziale, di un ristoro per chi non raggiungerà il budget nel 2021. Provvedimenti decisi anche per compensare la crisi economico finanziaria innescata dallo scoppio della pandemia.

«Non siamo ancora in grado di valutarne l’impatto sulle casse delle Rsa – commentano i rappresentanti di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil di Bergamo -, ma queste ci paiono notizie importanti. Per queste ragioni chiediamo che non si aumentino le rette».

Nei mesi scorsi le organizzazioni sindacali dei pensionati hanno raccolto oltre 27 mila firme su una proposta di riforma delle Rsa, articolata in otto punti, che prevede la necessità di adeguare il modello di cura e di assistenza degli anziani.

«Dopo anni in cui abbiamo combattuto a fianco delle Rsa perché Regione Lombardia riconoscesse quanto dovuto per la parte sanitaria della retta – aggiungono -, dopo aver sostenuto che anche il settore socio sanitario godesse dei ristori economici per il Covid, sembra che qualche risultato si stia raggiungendo».

I sindacati, inoltre, chiedono di consentire la ripresa delle visite dei parenti. «È vero che la norma prevede un’assunzione di responsabilità in capo alle Rsa – concludono i sindacalisti -, ma non è pensabile che si riduca tale responsabilità rendendo poco accessibile la visita agli ospiti da parte dei famigliari. Siamo e saremo al fianco delle case di riposo nel richiedere con forza alla Regione il giusto riconoscimento economico per il fondamentale servizio che svolgono. Con maggior forza siamo e saremo a fianco degli ospiti e dei loro famigliari per rivendicare servizi di qualità, accessibilità e un equo costo della retta».

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