Ricordi e commozione a Cazzano Sant'Andrea per i 50 anni della scuola elementare
Studenti di ieri e di oggi riuniti fra vecchie pagelle e locali rinnovati. Fra gli ospiti, anche il Cavaliere del Lavoro Miro Radici e don Guido Rottigni, parroco a Sant'Omobono
di Giambattista Gherardi
Un compleanno dorato, festeggiato negli ambienti che da mezzo secolo salutano la crescita educativa delle nuove generazioni. Sono stati ricordati lunedì 9 ottobre a Cazzano Sant'Andrea i 50 anni dall’inaugurazione della Scuola Primaria di via Tacchini, che fu ufficialmente aperta alle lezioni il 1 ottobre 1973.
L’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Sergio Spampatti, e l’Istituto Comprensivo di Gandino, retto dalla dirigente Rita Micco, hanno coordinato l’iniziativa che ha coinvolto a più riprese nelle ultime settimane i ragazzi delle diverse classi, ma anche tanti rappresentanti della comunità. Tutto all’insegna di ricordi indelebili legati a persone e situazioni, con non pochi ospiti che hanno faticato a celare un pizzico di commozione.
Negli ambienti scolastici, docenti e alunni hanno allestito una mostra con documenti e cimeli d’epoca: quaderni, libri di testo, pagelle, piccoli oggetti. «La scuola - si legge in una ricerca d’epoca reperita negli archivi - è alta nove metri e lunga trentacinque metri. È venuta a costare settanta milioni. Sono stati usati circa centomila mattoni, come ci riferì l’impresario Luigi Imberti».
L’edificio scolastico precedente era parte dello stabile un tempo Municipio e oggi sede dell’Ufficio Postale. A sostenere l’impegno dell’Amministrazione Comunale di allora, guidata dal sindaco Stefano Mosconi (e rappresentata all’evento da Giovanbattista Colombi), ci fu la famiglia Radici, che stanziò un’importante somma per la costruzione e consentire di edificare due piani. A ricordare quegli anni e la successiva crescita del paese è arrivato anche Miro Radici, Cavaliere del Lavoro, accompagnato dal figlio Marco.
Al fianco del sindaco Spampatti c’erano il vice Fabrizio Moretti (regista della giornata), Erika Scolari, Roberta Rottigni e Diego Pezzoli, che ha illustrato l’evoluzione dell’edificio e gli importanti interventi degli ultimi anni, che hanno riguardato messa a norma antisismica, impianto fotovoltaico e sostituzione dei serramenti. Presenti anche il parroco don Egidio Rivola, gli insegnanti di un tempo Amilcare Servalli, Bianca Carrara e Marisa Benassi e alunni che qui hanno svolto i primi studi, come don Guido Rottigni, oggi parroco a Sant'Omobono Terme.
Tanti applausi per i ragazzi di oggi, che hanno proposto canti e poesie, ma anche per il gesto (rivelato con la scoperta di un tricolore) della consegna di una targa celebrativa alla dirigente Micco da apporre per sempre all’ingresso del plesso scolastico. La mattinata di festa si è chiusa con il taglio della torta e un “pranzo speciale” con prodotti tipici servito nell’area esterna.
La mostra di documenti e ricordi resterà allestita per l’intera settimana e nella mattinata di sabato 14 ottobre sarà aperta anche ai cittadini. Sarà un giorno di festa, poiché il Mercato Agricolo dalle 8.30 alle 16 si trasferirà eccezionalmente nel parco di Cà Manì. Qui i ragazzi della scuola e le famiglie proporranno la Mostra Mercato d’Autunno, legata all’Orto Didattico creato poco distante. Verranno proposti un aperitivo a chilometri zero con mozzarella e altri prodotti delle aziende agricole, una mostra di zucche e i lavoretti dei ragazzi della scuola. Disponibili anche alcuni animali. La Biblioteca Comunale sarà aperta dalle 10 alle 12.