La bega

Ricorso in fumo, a Torre Boldone si è punto e a capo sulla questione rifiuti

Il Tar di Brescia aveva accolto i ricorsi di Bergamelli e Aprica, a sua volta Val Cavallina si era appellata al Consiglio di Stato. Ma ora ritira tutto

Ricorso in fumo, a Torre Boldone si è punto e a capo sulla questione rifiuti
Pubblicato:

di Andrea Carullo

Polemiche a Torre Boldone. Il Consiglio di Stato ha dichiarato estinto il ricorso della Val Cavallina srl. La società ha rinunciato in seguito a un precedente decreto di fine settembre, che ne aveva rilevato profili di inammissibilità.

La decisione arriva un po’ a sorpresa, perché l’azienda si era subito mossa presentando ricorso una volta che il Tar di Brescia, accogliendo a sua volta il ricorso delle società di smaltimento rifiuti precedenti (Bergamelli e Aprica), aveva riconosciuto «l’inefficacia del contratto di affidamento in house».

Le due società avevano visto una proroga del servizio fino al 31 marzo prima del passaggio a Val Cavallina, di cui il Comune di Torre Boldone possedeva una quota partecipativa dello 0,43 per cento.

«Da un anno sottolineo la necessità di indire una gara d’appalto – attacca Simonetta Farnedi, capogruppo Torre ideale –, è un fatto molto grave che rappresenta la totale mancanza di trasparenza nei confronti dei consiglieri di minoranza. Bisogna indire al più presto una gara d’appalto per il servizio di gestione dei rifiuti, anche perché adesso la sentenza del Tar è irrevocabile. Inoltre, nel consiglio comunale di mercoledì 29 – aggiunge –, l’amministrazione ha negato ancora una volta quello che è evidente, cioè la bocciatura dell’affidamento in house da parte del Tar».

«Hanno dichiarato di non essere stati informati dalla Val Cavallina servizi in merito alla sentenza del Consiglio di Stato del 28 settembre (...)

Continua a leggere sul PrimaBergamo in edicola fino a giovedì 7 dicembre, o in edizione digitale QUI

Seguici sui nostri canali