Con l'anno nuovo arrivano i rincari delle autostrade: ecco gli aumenti per i bergamaschi
Con il decreto Milleproroghe scattano i rialzi per la Milano-Brescia e la Brebemi. A marzo possibili nuove variazioni
Gli automobilisti bergamaschi si preparino, perché da quest'anno i pedaggi delle autostrade più percorse dai pendolari di casa nostra andranno a costare di più. Nello specifico, l'autostrada A4 Milano-Brescia è rincarata dell'1,5 per cento, quindi non molto, mentre l'aumento più significativo è quello della A35 Brebemi, pari al 2,8 per cento.
Gli incrementi delle tariffe sono dovuti all'approvazione del Decreto Milleproroghe, che concede appunto ai concessionari delle società autostradali di adeguare i prezzi all'inflazione del 2024 prevista dalla Nadef, ovvero la Nota di aggiornamento al documento economico finanziario. Un testo che calcola un aumento del costo medio pari al 2,3 per cento, una stima che però poi viene adeguata al ribasso oppure al rialzo dagli enti autorizzati.
Aumentano Milano-Brescia e Brebemi
Si tratta comunque di due situazioni abbastanza diverse, dato che l'aumento per la Milano-Brescia potrebbe essere in pratica impercettibile nelle singole tratte, considerando l'arrotondamento per difetto. Per esempio, nella scorsa giornata (lunedì primo gennaio) i costi di percorrenza da Milano a Bergamo e da Capriate a Bergamo erano uguali a prima, ma per chilometraggi differenti si pagherebbe qualcosa di più (non è chiaro se il simulatore di Aspi, sulla pagine online, sia stato aggiornato con le nuove tariffe, in ogni caso si può trovare a questo link).
Un quadro decisamente diverso quello della Brebemi, dove per esempio spostarsi da Treviglio a Romano costerà 3,70 euro invece di 3,60 euro come nel 2023, con un rincaro quindi di dieci centesimi. La società che la gestisce, inoltre, anche quest'anno non ha confermato lo sconto del venti per cento con il Telepass, che del resto aveva già tolto nel 2023 dopo il suo mantenimento negli anni precedenti. Ha invece confermato quello del trenta per cento per i possessori di veicoli elettrici e camion che viaggiano a gas naturale liquido.
Possibili nuovi rincari
Attenzione, però, perché i pedaggi potrebbero ulteriormente cambiare nel corso del nuovo anno: l'aumento medio del 2,3 per cento, infatti, è previsto fino a marzo, quando poi le società presenteranno il loro piano economico finanziario. Tradotto, potrebbero avvenire ulteriori aumenti delle tariffe durante il 2024. Com'è tuttavia la situazione per le altre autostrade maggiormente utilizzate? Se andiamo a controllare la tangenziale esterna di Milano A58, anche questa molto percorsa dai pendolari orobici, l'incremento è pari al 2,3 per cento, con la validità però degli sconti sia per chi utilizza il Telepass che per chi impiega veicoli totalmente elettrici e a gas naturale liquido.
Protestano le associazioni dei consumatori
Adesso il decreto Milleproroghe, per rimanere in vigore, dopo l'approvazione del Governo dovrà passare in Parlamento per essere convertito in legge. Sono già però partite le proteste delle associazioni dei consumatori, tant'è che per Assoutenti i rincari sono ingiustificati e favoriscono solo gli utili dei gestori autostradali. Il Codacons, invece, ritiene che i pedaggi debbano piuttosto diminuire, come indennizzo per i gravi disservizi che, a suo parere, si sono riscontrati sulle autostrade nell'anno passato.