Riqualificazione della zona ex Sace, residenti all’attacco: i parcheggi non bastano
Al posto della vecchia fabbrica sei condomini. Pecce: «Nel quartiere mancano 300 posti auto». Reticolo fognario sottodimensionato: «Non reggerà altri 140 appartamenti»
di Wainer Preda
Un passo in avanti. Anche se i problemi non mancano. Ma perlomeno c’è un orizzonte verso cui puntare, nel progetto di riqualificazione dell’ex Sace di Bergamo. Dopo il disco verde della giunta, che consentirà alla proprietà di accedere alle agevolazioni per il recupero di immobili dismessi, il piano attuativo arriverà lunedì 21 ottobre in consiglio comunale.
La vicenda ex Sace è annosa. Correva l’anno 2008, amministrazione Bruni, quando l’azienda chiese di realizzare una nuova sede accanto alla precedente di via Baioni, costruendo due torri gemelle da 17 piani. Dagli oneri di urbanizzazione dell’operazione, circa 8 milioni, sarebbero arrivati i soldi per la ristrutturazione del campo Utili, oltre a una sala polivalente da 1300 metri quadrati, un parco e un asilo nido. Inutile dire che il quartiere di Conca Fiorita insorse per l’invadenza del progetto.
Fra taglia e riadegua, sforbicia e recupera, con le torri che passavano da 17 a 13 a 10 piani, alla fine si è arrivati all’attuale sede di via Pescaria, inaugurata nel 2014: un edificio unico, molto più basso. Mentre la vecchia sede è stata abbandonata per successivi investimenti immobiliari mai arrivati, fino alla presentazione del nuovo piano.
Come sarà
L’idea ora è quella di realizzare, al posto della vecchia fabbrica, un insediamento residenziale. L’area si estende su una superficie di 25 mila metri quadrati. In questo momento è quasi totalmente occupata dall’edificio fatiscente della vecchia sede e da capannoni, altrettanto pericolanti, sul retro, fra le vie Crescenzi e Pinetti.
Il nuovo progetto prevede la costruzione di 6 palazzine, alte dai cinque ai sette piani, su una superficie di circa 12.600 metri quadrati, mille dei quali in edilizia convenzionata. Altri ottomila, saranno occupati da un giardino al centro del complesso e da una piazza lungo via Pinetti, dove troverà posto anche una sala civica comunale. Mille metri quadrati al piano interrato saranno appannaggio della Sace stessa, per laboratori a supporto dell’azienda. Prevista anche una dotazione di parcheggi. Stando al piano, ci saranno 75 stalli a uso pubblico. Oltre a 330 posti di pertinenza per i residenti del complesso e 105 per l’azienda, nell’area confinante con l’insediamento.
«Il nuovo piano consentirà di riqualificare un’altra area dismessa ex industriale della città, con un progetto che ha tutte le premesse per migliorare e incrementare la qualità urbana di quel quartiere, con nuovi spazi pubblici di cui se ne sente da molto tempo l’assoluta necessità» ha detto l’assessore alla Rigenerazione urbana Francesco Valesini. L’operazione frutterà al Comune quattro milioni e mezzo di euro in opere pubbliche a scomputo e monetizzazioni. Tra queste 1,4 milioni di euro andranno a finanziare una parte del nuovo Fondo comunale “Abitare”.
Il nuovo insediamento potrebbe risolvere alcuni problemi emersi in questi anni. Il primo: la fabbrica abbandonata è diventata ricettacolo di sbandati. Da tempo i residenti lamentano che le condizioni di sicurezza della zona sono precipitate. L’immensa vecchia sede, con i suoi uffici in degrado, è un magnete per chi vive di espedienti e s’intrufola anche solo per passarci la notte. Nonostante gli interventi che hanno blindato gli accessi, aprirsi un varco è un gioco da ragazzi (...)
Assurdo, altre case. Ha ragione la Sinora Pecce! Vogliamo altre alluvioni, senza modificare la rete fognaria che ha già causato i danni di settembre? Pare di si, alla giunta non interssaano i cittadini, ma solo i soldi degli oneri da sperperare per qualche altra opera inutile (parchi, fontane e altre amenità). Chi se ne frega dei cittadini che già si sono visti togliere ecentinaia di posti auto dal nuovo stadio. Anche qui pochissimi posti auto, ma altre aree inutili. Quando verranno tenti in conto gli interessi reali dei cittadini che vivono e lavorano in zona? Sale pubbliche e altre cose simili, non servono, servono i parcheggi!