Il polo universitario

Riqualificazione Montelungo, la gestione del Fondo assegnata a Redo Sgr

L'operazione costerà in tutto tra i 75 e i 77 milioni di euro, con riapertura del cantiere per la metà del prossimo anno

Riqualificazione Montelungo, la gestione del Fondo assegnata a Redo Sgr
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Sarà la Redo Sgr  ad occuparsi della riqualificazione delle caserme Montelungo e Colleoni. Il Comune di Bergamo ha assegnato in modo definitivo alla società finanziaria la gestione del Fondo immobiliare che realizzerà il nuovo polo universitario delle caserme Montelungo e Colleoni.

Cantiere a metà 2025

Si chiude quindi l'iter burocratico per la ripresa dei lavori di riqualificazione dell'area, che andrà ad ospitare il nuovo campus dell'Ateneo.

Il cantiere, se tutto andrà come previsto, dovrebbe ripartire entro la metà del 2025. La società, dopo una prima gara a cui non aveva preso parte nessuno a maggio 2023, si era proposta con l'appoggio di Fondazione Cariplo, offrendo cinque milioni di euro da investire e altri 34 milioni di finanziamento messi a disposizione da Intesa Sanpaolo.

La proposta era stata poi recepita nel terzo atto integrativo, sottoscritto a maggio di quest'anno da Palazzo Frizzoni, Cassa Depositi e Prestiti, Università e Regione Lombardia, che fornirà altri quindici milioni di euro per l'acquisto da parte dell'Ateneo della ex Montelungo e del nuovo edificio che sarà destinato alle aule.

La successiva gara pubblica si era poi chiusa con l'unica candidatura di Redo, a cui a fine ottobre si è notificata l'aggiudicazione provvisoria, ora confermata in modo definitivo.

Fondo e progetto esecutivo

La società milanese dovrà quindi gestire il fondo che verrà costituito dal Comune con Cassa Depositi e Prestiti, per un'operazione il cui valore totale si aggira tra i 75 e i 77 milioni di euro.

Dopo la costituzione del fondo, toccherà alla stesura del progetto esecutivo e della sottoscrizione dei contratti. Nel frattempo, rispetto al primo progetto di recupero, i posti letto nel futuro studentato sono stati aumentati da 282 a 450, per andare incontro alla richiesta abitativa degli iscritti all'Università.

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