Ruba un'auto a Soncino. Preso dai carabinieri dice: «La stavo riportando al proprietario»
Il 25enne si è giustificato raccontando che era andato a far benzina. Ma il giudice non gli crede
La segnalazione ai carabinieri è arrivata lunedì 15 agosto, a notte fonda, intorno alla 1:45. Diceva che un ragazzo con un cappellino scuro stava rubando un'auto a Soncino.
I militari dell'Arma di Treviglio e Urgnano sono subito balzati sulle loro gazzelle e si sono dati all'inseguimento.
E' durato pochi chilometri. Prima hanno intercettato il veicolo rubato e, dopo avergli intimato l'alt, l'hanno seguito fino a Martinengo. Qui, l'auto si è fermata in coda al semaforo rosso. E per i militari è stato un gioco da ragazzi bloccarla.
Alla guida c'era un 25enne, italiano ma di origini slave. L'uomo - residente a Martinengo, con precedenti per furto e senza patente - è stato fermato e portato in caserma per accertamenti.
Mandato a processo per direttissima la mattina stessa, al gip Stefano Storto ha raccontato di non aver rubato l’auto, bensì di aver ricevuto 10 euro da un amico per andare a far benzina. La stava riportando al proprietario - ha proseguito - quando i carabinieri lo hanno fermato.
La versione è subito parsa inverosimile al magistrato. E i controlli incrociati gli hanno dato ragione. Il Pubblico ministero ha chiesto la convalida dell’arresto in carcere. Il giudice invece ha disposto l’obbligo di dimora dalle 22 alle 6 del mattino, con obbligo di firma in caserma. Il processo è stato aggiornato al 20 ottobre prossimo.