«Anche così muore la montagna»

San Pellegrino, la "metanizzazione" delle frazioni non si farà: «Un tragico e imperdonabile errore»

L'intervento a Santa Croce e Spettino è saltato: lo comunica il vicesindaco Milesi, non senza rabbia e amarezza. Ecco cos'è successo

San Pellegrino, la "metanizzazione" delle frazioni non si farà: «Un tragico e imperdonabile errore»
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«L'intervento di realizzazione della rete di distribuzione del metano alle frazioni di Santa Croce e Spettino non si farà». Con queste, amareggiate, parole il vicesindaco di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi comunica lo stop al progetto di «metanizzare» le due frazioni del paese. Un accordo presentato nel 2019 e sottoscritto nel 2011 con la società 2i Rete Gas Spa che, però, ha recentemente comunicato il venir meno delle condizioni per la realizzazione dell'intervento.

«Nella giornata del 31 maggio - spiega Milesi - si è tenuto presso la sede municipale un incontro con i sigg. Angela Sonzogni, Maura Cavagna, Valentina Recanati e l’avv. Roberto Nosari che si sono presentati alla riunione come “rappresentanti dei 307 firmatari della petizione presentata in Comune in data 23 maggio 2022”». Un confronto tra le parti, per la «revisione delle modalità attuative del cantiere stradale», come si legge nella nota successiva all'incontro inviata dall'avvocato Nosari. Lo scopo della petizione, prosegue il documento, non è quello di «impedire l'opera, ma semplicemente modificarne le mere modalità attuative del relativo cantiere».

La richiesta principale riguarda l'aggiunta di una finestra di apertura della strada al transito veicolare, oltre alle tre già previste, organizzandole secondo una specifica tabella oraria e inserendo eventualmente il senso unico alternato per fasce orarie, oltre alla predisposizione di una fascia di transito libera per i pedoni, scooter, moto e biciclette. Il giorno successivo – oggi, 1 giugno – la società 2i Rete Gas Spa ha comunicato il venir meno delle condizioni per la realizzazione dell'intervento, che dunque non verrà più realizzato. «Viste le numerose osservazioni pervenute dai residenti e dal Comitato dei cittadini tramite l'incaricato Studio Legale Nosari – si legge nella nota –, riteniamo che non ci siano più i presupposti per poter procedere con la costruzione della rete di distribuzione del gas metano».

«Si chiude nel modo peggiore una vicenda dai contorni grotteschi – è il commento amareggiato di Milesi – che ha visto i piccoli interessi personali prevalere sul bene collettivo, insieme all’atteggiamento pilatesco di chi, anche alla luce delle estese collaborazioni in atto col Comune per il rilancio delle frazioni di Santa Croce e Spettino, si è sottratto al preciso dovere di prendere una posizione. Abbiamo detto e ripetuto in ogni modo che rinunciare a un’opportunità e a un investimento importanti – circa due milioni di euro – come quello di dotare le frazioni di Santa Croce e Spettino, nonché il nucleo del Balconcello sprovvisto della stessa rete di distribuzione a gpl, del servizio del metano sarebbe stato un tragico e imperdonabile errore che avrebbe avuto conseguenze negative sul futuro di questa porzione di territorio sul quale l’Amministrazione comunale in questi anni ha effettuato investimenti per diversi milioni di euro».

«È amaro constatare che la montagna muore anche per la responsabilità, superficialità e assenza di uno sguardo in grado di guardare anche al domani, di chi la abita – conclude Milesi –. Una vicenda sulla quale invitiamo tutti a riflettere anche perché è l’ennesimo segnale di quel sempre più grave degrado e assoluta mancanza di senso civico che piega e sacrifica il bene comune agli interessi e alla prepotenza di pochi».

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