S'avvicinano altri dieci anni di Trenord. E rischiamo tutti una stangata
La Regione orientata a riaffidare il servizio alla stessa società. Ma nella bozza di contratto ci sono aumenti dei biglietti
di Wainer Preda
Dopo Trenord, ancora Trenord. Almeno questo è l’orientamento di Regione Lombardia che ha elaborato una bozza del prossimo Contratto di servizio ferroviario regionale. Ora dovrà passare al vaglio dell'autorità di controllo che avrà 60 giorni di tempo per pronunciarsi. «Nulla è deciso e tantomeno sottoscritto», ha precisato l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente. Ma la via sembra tracciata.
Quel che può la Regione
Il trasporto ferroviario in Lombardia, come noto, finora è stato gestito da Trenord. Si tratta di una società che vede come azionisti alla pari (50 per cento ciascuno) Trenitalia e Ferrovie Nord Milano.
Quest’ultima, a sua volta, è controllata da Regione Lombardia che possiede la maggioranza delle azioni, il 57 per cento (gli altri azionisti sono per il 14,74 per cento le Ferrovie dello Stato, per il 3,75 per cento Aurelia spa del Gruppo Gavio, mentre il restante 23,94 per cento è in mano a investitori privati).
Regione Lombardia, dunque, pur per interposta società, voce in capitolo - o quantomeno capacità di pressione - sulla governance e sul servizio offerto da Trenord ce l’ha. E continuerà ad averlo, secondo il contratto decennale 2023-2032 che la Regione ipotizza di stipulare con l’azienda. Che ha anche un obbiettivo più allargato (...)