Falso allarme

Soccorsi mobilitati per l’escursionista “scomparso” sopra Valbondione: ma era in tenda a dormire

L'uomo non era rientrato a casa, preoccupando i familiari. Era rimasto in quota, in una zona senza copertura telefonica

Soccorsi mobilitati per l’escursionista “scomparso” sopra Valbondione: ma era in tenda a dormire

Ha passato la notte in tenda, in alta quota. Allarme a Valbondione, in alta Valle Seriana,  per un escursionista non rientrato a casa ha fatto scattare ieri sera (venerdì 26 settembre) le ricerche da parte del Soccorso alpino.

La segnalazione da parte dei parenti dell’uomo ha fatto mobilitare elicotteri, droni e soccorritori… Ma l’uomo stava solo dormendo in tenda.

Una notte di ricerche a vuoto

Subito si è messa in moto la macchina dei soccorsi. I tecnici del Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico), l’elisoccorso di Bergamo, i vigili del fuoco e il Soccorso alpino della Guardia di finanza, hanno battuto i sentieri vicino al rifugio Merelli al Coca, ma dell’escursionista nessuna traccia.

Il lieto fine e i consigli

Solo questa mattina (sabato 27 settembre) la sorpresa: l’uomo è sceso a valle da solo, illeso. Aveva trascorso la notte a 2200 metri in tenda, in una zona priva di copertura telefonica, senza riuscire ad avvisare i familiari.

Nessun incidente quindi, solo un malinteso e un campeggio improvvisato. Le squadre di emergenza hanno così potuto rientrare.

Questa storia è finita bene, ma con la montagna non si scherza, e il Soccorso alpino lo ricorda: «Prima di partire per un’escursione è fondamentale consultare i bollettini meteo, soprattutto in questo periodo in cui sono possibili nevicate oppure è già presente la neve. E non solo, è importante programmare con cura i tempi richiesti dall’itinerario, informare sempre qualcuno sul percorso che si intende seguire e segnalare eventuali variazioni».