Scuola elementare Rodari di Curno: i problemi adesso sono stati risolti?
Visita aperta a tutti dopo la protesta pacifica dei genitori sul web. Tra le criticità, il malfunzionamento del riscaldamento della palestra

di Monica Sorti
Si è tenuto sabato 8 marzo il sopralluogo alla scuola primaria Rodari di Curno, alla quale tutta la cittadinanza è stata invitata. Oltre che i locali della scuola per i partecipanti è stata l’occasione per visitare la palestra e la mensa. L’incontro si è svolto alla presenza dell’amministrazione comunale, della dirigente scolastica, la professoressa Maria Lina Mazzoleni, del Comitato genitori e delle mamme e dei papà degli alunni.
L’incontro era stato organizzato dall’amministrazione in seguito alla protesta pacifica sul web messa in atto dai genitori per tenere viva l’attenzione su alcune criticità, presenti nella scuola, nella mensa e nella palestra, che tardavano a essere risolte.
I genitori avevano espresso la speranza che, con la loro azione, le cose si sarebbero sistemate al più presto in quanto ormai i social sono diventati una vetrina importante più del relazionarsi con chi rappresenta una parte di cittadini del territorio. Inoltre i cittadini informati sono più attenti.
Il problema maggiore segnalato, dopo tre anni di mal funzionamento, era legato al riscaldamento della palestra, con la caldaia che andava in blocco a causa dei filtri otturati.
E se sulla didattica non c’erano mai state interruzioni di frequenza, per quanto riguarda la palestra purtroppo diverse volte si era dovuto annullare l’ora di educazione fisica. Il problema fortunatamente ora è stato risolto in seguito a un intervento di manutenzione straordinaria. Erano state inoltre segnalate altre criticità, anche quelle risolte o in fase di risoluzione e l’incontro di sabato ha avuto proprio lo scopo di fare chiarezza sugli interventi già fatti e su quelli ancora da realizzare.
«È stato un sopralluogo positivo - ha dichiarato il sindaco Andrea Saccogna -. Abbiamo analizzato insieme quanto già sistemato e le cose su cui ancora occorre intervenire (...)