Il caso

Se anche la Fondazione Mia (Misericordia maggiore) vende l'anima alla logistica...

La pianura sempre più divorata dai capannoni. La Fondazione ha messo sul mercato un suo ampio terreno nella campagna di Isso

Se anche la Fondazione Mia (Misericordia maggiore) vende l'anima alla logistica...
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di Angelo Bosio

Della questione si era parlato molti mesi fa come di una possibilità concreta. Nei giorni scorsi la fondazione Mia (Misericordia Maggiore) ha pubblicato un bando in cui si mette in vendita un terreno a Isso, nelle vicinanze del casello di Romano di Lombardia dell’autostrada Brebemi.

Si tratta di 6 ettari (otto campi di calcio) dove andrà a inserirsi l’ennesimo insediamento della logistica nella pianura bergamasca. Un altro scampolo di terreno agricolo che verrà cementificato, con buona pace del surriscaldamento del pianeta e della passione ambientale.

Un altro grande capannone della logistica che plana sulla pianura e che va a insediarsi là dove Isso prevedeva di realizzare anche il suo camposanto, di cui è sprovvisto (le salme di Isso riposano nel cimitero di Barbata). Evidentemente, le sirene della logistica cantano con melodia suadente ed è difficile resistere.

Il terreno in questione è di proprietà della Mia di Bergamo, che, dopo avere speso cifre ingenti per recuperare l’ex convento di Astino e dintorni a Longuelo, in città, ha bisogno di recuperare risorse.

La Misericordia Maggiore ha una storia secolare, avviata nel Duecento grazie all’impegno del monaco Pinamonte da Brembate, e uno scopo umanitario: era nata per aiutare le persone in difficoltà, i poveri, i malati.

Funzione che non è certamente conclusa e che, anzi, continua a essere molto attuale. Ma tante risorse sono state assorbite dall’impresa di Astino per recuperare l’antico monastero, e le disponibilità per gli interventi nell’area del disagio sociale sono diminuite. Bisogna anche considerare che la Mia deve provvedere al mantenimento della basilica di Santa Maria Maggiore. Ora, di fatto, la Mia è costretta a fare cassa.

Per la verità, già i vecchi piani di governo del territorio di Isso prevedevano su quell’area un insediamento produttivo (...)

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Commenti
romeo

Soldi,soldi,soldi sempre e solo soldi, chiesa , fondazioni pseudo religiose è tutto solo una questione di soldi...come sempre e come sempre sarà, i fedeli,ipoveri sono solo pecore da tosare.

Cristiana

Stefano, i proventi incamerati dalla locazione degli spazi di Astino, da parte di chi organizza eventi e/o ristorazioni, vanno alla MIA.

Angilberto Bianchi

Come al solito la Chiesa Cattolica è nel mirino degli atei pressapochisti i quali giustificano la loro incredulità massacrando coloro che li richiamano ai doveri dei Cristiani creandosi un alibi corroborante. La cementificazione poi non c'entra con i preti ma con l'egoismo e la bramosia di denaro di chi ne ha già troppo...

gus

Urbanizzazione complementare all'autostrada Treviglio - Bergamo. Le aziende interessate alla logistica mobilitano i potenti per ottenere l'una e l'altra.

gianbelín

1° LA mia NON è dei preti. è una Fondazione amministrata da un consiglio di amministrazione composta da membri nominati anche da partiti ed enti vari. Quindi come consiglio decide quel che gli pare meglio. Quando, fra poco, se le cose continuano come adesso, andremo a chiedere la Minestra della MIA come dopo la guerra, ci diranno andate ad Astino e rosicchiate quelle artistiche pietre da noi benevolmente restaurate. (per sapere esattamente come funziona la MIA bisogna leggere lo statuto della Fondazione.)

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