A Bergamo un'applicazione con cui i bimbi possono dire al Comune cosa non va
L'iniziativa si affianca a quelle organizzate all’interno del percorso “A scuola di cittadinanza”. Al progetto hanno aderito 200 alunni di undici scuole
Anche i bambini e i ragazzi potranno segnalare a Palazzo Frizzoni ciò che non va e ciò che può essere migliorato a Bergamo, avanzando suggerimenti per rendere la città un luogo più piacevole in cui vivere. Tutto ciò grazie a “Segnala Bambino”, il nuovo applicativo al quale si può accedere collegandosi al sito del Comune.
Dopo l’autenticazione attraverso la carta d’identità elettronica, “Segnala Bambino” consente di scegliere l’ambito della propria segnalazione (natura, gioco, rifiuti, biblioteca) chiedendo all’utente le proprie generalità, cosa ha notato, quando e dove, e proponendogli di allegare una foto per consentire ai tecnici comunali d’intervenire con maggior precisione. Dopo aver inserito una mail dei genitori è possibile ricevere informazioni sulla presa in carico del problema e sulla sua eventuale risoluzione.
Questa iniziativa si affianca al progetto “Sportello polifunzionale: l’identità digitale”, organizzato dal Comune di Bergamo a partire dal 15 marzo all’interno del percorso “A scuola di cittadinanza”. Vi hanno aderito oltre 200 studenti iscritti a 11 classi quinte delle scuole elementari della città ai quali sono stati illustrati l’utilità della carta d'identità, il passaggio dalla carta d'identità cartacea a quella elettronica, il microchip contenente i dati della persona, le impronte digitali, le forme di protezione con tecniche anticontraffazione realizzate dal Poligrafico e Zecca dello Stato, i tempi di durata e i documenti necessari per ottenere il documento d’identità.
«Questo progetto rappresenta la prima esperienza con bambini particolarmente propensi a comprendere linguaggi digitali – spiega l’assessore all'Innovazione Giacomo Angeloni -. Sia Segnala Bambino, che rappresenta uno spin off di Segnala Bergamo, sia la presentazione della carta d’identità elettronica sono opportunità per aggiornare la tradizionale proposta formativa di “A scuola di cittadinanza” e l’immagine del servizio anagrafe, che oggi ha acquisito un forte profilo digitale. Visto il successo che il percorso sta riscuotendo e l’importanza di questo approccio formativo l’obiettivo è ampliare l’iniziativa, coinvolgendo ancora più classi e ragazzi».
A tutti i bambini che hanno partecipato verrà consegnata una chiavetta Usb da 8 giga con logo del Comune contenente video che spiegano come ci si autentica con la carta d’identità elettronica e una brochure digitale con i vari passaggi. Ai bimbi che ancora non possiedono la carta d’identità elettronica sarà inviato a breve a casa un voucher per realizzarla gratuitamente.
«La proposta avviata quest’anno risponde alla necessità di conoscere ed essere consapevoli di uno dei diritti inalienabili degli esseri umani – spiega l’assessore all’Educazione alla Cittadinanza Marzia Marchesi -. Il diritto al nome, ad essere registrati alla nascita e di essere quindi riconosciuti come persone davanti alla legge. È uno strumento di avvicinamento ai temi dei diritti umani e in particolare al sistema dello stato civile, alla formazione dell’identità giuridica di una persona e alla possibilità di esercitare diritti e scelte nella nostra vita quotidiana».