Selvino a secco di neve, la pista da sci sul monte Purito costretta a restare chiusa

Una stagione invernale da dimenticare per gli impianti sciistici e gli appassionati della montagna. Le temperature più calde della media, insieme all'assenza di adeguate precipitazioni, ha infatti segnato un inverno (quasi) senza neve, soprattutto alle medio-basse quote. Con tutte le conseguenze che porta con sé.

Prima fra tutte, l'attività delle stazioni sciistiche. Se Valtorta-Piani di Bobbio, Colere, Lizzola, Foppolo, Piazzatorre, Spiazzi di Gromo, Pora e Presolana sono riuscite ad aprire (in alcuni casi grazie anche all'intervento "umano", ovvero con la neve artificiale), c'è un impianto che ha dovuto alzare bandiera bianca: è Selvino, la cui pista sul monte Purito risulta ancora chiusa.

Non accadeva da diciotto anni, hanno fatto sapere i gestori a L'Eco di Bergamo (che ha riportato la notizia). Località particolarmente apprezzata, quest'anno si è riusciti solamente a far partire il campo scuola, mentre la seggiovia è disponibile per chi vuole raggiungere il rifugio.

Fa troppo caldo per la neve?

Complici, appunto, le scarsissime precipitazioni nevose di questo mite inverno. Se è vero infatti che qualche fiocco ha raggiunto le quote più basse, la neve si è comunque sciolta in fretta, restando soltanto oltre i 1.500 metri di quota. Dove comunque fatica a tenere: al lago Fregabolgia, quasi duemila metri di altitudine, ha raggiunto i settanta centimetri. A ciò si aggiunge il ghiaccio, causato dalle temperature notturne sotto zero, che rende le piste impraticabili.

A ciò si aggiungono le temperature pressoché primaverili dei giorni scorsi, che non hanno contribuito a migliorare la situazione. Resistono alcune tra le mete apprezzate non solo dagli sciatori, ma anche da scialpinisti, famiglie e chi semplicemente vuole vivere la neve. Foppolo, lago Moro, San Simone, Colere, Lizzola, Piani dell'Avaro, monte Pora.