Animali

“Senza di me quel gatto si lascerà morire”

L’appello della cuoca, prossima alla pensione, alla direzione della Rsa Opere Pie Rubini di Romano, per continuare a prendersi cura del felino che vive nel parco della Fondazione

“Senza di me quel gatto si lascerà morire”
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“Senza di me quel gatto si lascerà morire”. Comincia così l’appello della cuoca Maria Grazia Bersini, prossima alla pensione, alla direzione della Rsa Opere Pie Rubini di Romano,  per la quale lavora. Vuole continuare a prendersi cura del felino che vive nel parco della Fondazione, temendo che se dovesse ritirarsi, il felino non si adatterà al cambiamento di "padrone".

La cuoca dell'Rsa va in pensione: che fine farà il gatto?

Da dodici anni, ormai, Maria Grazia Bersini di Cividate, si prende infatti cura del gatto - peraltro molto anziano e con difficoltà di movimento -  che vive nel giardino del parco della Fondazione Opere Pie Rubini di Romano. La cuoca che sta per andare in pensione, e il primo di agosto ha chiesto alla direzione di poter continuare ad entrare nel parco per poter nutrire e curare l'animale. I vertici della Rsa le hanno  però vietato di farlo, annunciando che il gatto verrà trasferito nella struttura cittadina dell’Oasi felina.

L’appello di Bersini alla Rsa

Maria Grazia Bersini non ha accettato il divieto imposto dalla direzione. “Dodici anni che lavoro nella mensa della casa di Riposo Rubini – ha detto - Dodici anni che mi occupo 365 giorni l'anno di un gatto che vive nel giardino ed anche quando ero di riposo venivo da lui per  accudirlo. Lo imbocco persino, perché da 12 anni ha la mandibola sfasciata inferiore.   Dal 1 agosto sarò in pensione e la direzione, o meglio il presidente dell'Ente, mi impedirà di entrare anche solo 15 minuti per accudirlo, visto che anziano non esce dal parchetto. Questo perché non sono più una dipendente e il gatto dopo dodici anni dovrà andarsene in Oasi. Non dà fastidio a nessuno, tanto è anziano e schivo. E senza di me sono sicura che si lascerà morire. Questa è la sensibilità di chi dovrebbe gestire una casa di riposo?”.

La sorte del felino? Sarà trasferito in un'oasi

La cuoca della fondazione teme che il cambiamento  di abitudini potrebbe essere fatale per il gatto, abituato al solo contatto con la donna che da quando era piccolo lo ha accudito amorevolmente. “Il gatto si lascia avvicinare solo da me - continua – Sono sicura, purtroppo, che una volta preso e spostato non mangerà più.  Non chiedo molto solo di entrare pochi minuti nel parco per accudirlo. La motivazione che solo i dipendenti possono entrare nella Rsa non regge. Spesso vengono organizzati eventi e il parco si riempie di persone che non sono ospiti e ne lavorano in Fondazione. Chiedo solo un po’ di umanità, e che la direzione ritorni sulla sua decisione”.

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