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Mobilità
Sanpellegrino trasporterà l'acqua su treni a idrogeno. Ma non in Val Brembana
L'azienda è nella galassia della Nestlé, impegnata in Francia nei collegamenti green su rotaia. Ma in Bergamasca ha ripiegato sulla gomma: un problema per il prolungamento del tram fino a San Giovanni Bianco
La Val Brembana guarda alla Sanpellegrino Spa per lo sviluppo della tranvia fino a San Giovanni Bianco, ma l'azienda, proprietà della multinazionale svizzera Nestlé, sembra volgere lo sguardo in un'altra direzione. Se infatti per la realizzazione del prolungamento della Teb (che nel 2026 arriverà a Villa D'Almé) è emerso chiaramente che servirebbe l'appoggio della Sanpellegrino, la multinazionale che la controlla sta facendo altre scelte. Lo dimostra il fatto che in Francia ha investito per introdurre una linea ferroviaria a idrogeno, attiva secondo i piani dal 2025.
Il treno a idrogeno in Francia
Nel novembre 2022 infatti, la Nestlé Waters France ha annunciato che stava sviluppando con Alstom, pioniera nello sviluppo di treni a idrogeno, e la società energetica Engie, produttrice di idrogeno da fonti rinnovabili, un collegamento tra lo stabilimento che imbottiglia l’acqua minerale Vittel sulla catena del Vosgi alle due piattaforme logistiche francesi di Arles (su una distanza di 600 km) e di Montreuil-Bellay (su una distanza di 760 km). La stima è di una riduzione di emissioni pari a diecimila tonnellate annue di Co2.
Le indiscrezioni
Secondo indiscrezioni riportate dal sito di informazione online Val Brembana Web, la multinazionale sarebbe interessata a sviluppare progetti green anche in Bergamasca, ma la direzione sarebbe quella del trasporto su gomma, anche a idrogeno. Si affievolisce quindi l'ipotesi del prolungamento, non senza critiche, come quella del vicesindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi che ha rimarcato la spesa di 540mila euro per uno studio di (pre)fattibilità per portare il treno in valle.
