Si avvera il sogno di Luigi "Garì": la sua casa a Gandino diventerà Hub del volontariato
Donazione degli eredi e contributo di oltre 178.000 euro: decolla il progetto della Cooperativa "i Sogni"
di Giambattista Gherardi
Un edificio in disuso in pieno centro storico, destinato a diventare esempio concreto di utile servizio e solidarietà fra generazioni. È arrivata nelle ultime settimane a Gandino la notizia del finanziamento erogato dal Gal Valle Seriana Laghi Bergamaschi per l’importo di 178.622 euro a favore della Cooperativa “I Sogni onlus”. Consentirà il recupero funzionale di un’antica dimora su quattro piani situata al civico 27 di via Dante Alighieri, a pochi passi dalla chiesa di Santa Croce e dalle celeberrime “Quattro Vie” nel quartiere di Cima Gandino. Qui troverà sede definitiva e di proprietà l’Hub del Volontariato, attivo, in locali in affitto non lontani, dal 2018 e gestito dai ragazzi della “Casa dei Sogni”, la realtà residenziale di solidarietà inaugurata nel 2008 nello stabile che un tempo ospitava le scuole elementari della frazione di Cirano.
La possibilità di realizzare questo nuovo progetto nasce innanzitutto dagli eredi di Giovannina Bonazzi, che hanno deciso di donare alla Cooperativa la casa di famiglia. Un gesto portato avanti nel ricordo dell’antenato Luigi Bonazzi, detto “Garì”, morto il 12 ottobre 1925 a soli 49 anni. “Garì” deriva dal celtico “lancia, freccia” e negli anni aveva finito per essere riferito anche al genero Giulio Castelli.
Luigi Bonazzi era una figura di rilievo della comunità gandinese che così veniva all’epoca tratteggiato sul bollettino parrocchiale La Val Gandino: «Seppe sempre ed in ogni occasione far onore ai suoi principi cristiani. Fu vicepresidente della società di Mutuo Soccorso S.Giuseppe, tenne la carica di consigliere comunale e membro della Congregazione di Carità, fu nel numero dei primi che diedero il nome alla Confraternita del Ss.Sacramento, prese parte al primo pellegrinaggio diocesano a Roma per l’acquisto del S.Giubileo».
«Il nostro hub - spiega Alberto Parolini della Cooperativa - ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento a disposizione dell’intera comunità, con “arrivi e partenze” come avviene in un grande aeroporto. Da luglio 2018, grazie all’apporto e all’entusiasmo dei nostri ragazzi, abbiamo attivato un servizio di distribuzione delle eccedenze alimentari provenienti da supermercati e grande distribuzione. Questo ha messo in rete persone e associazioni, per la predisposizione dei pacchi e la successiva distribuzione, ha fatto nascere idee ed iniziative, che, pur con qualche limite, non si sono fermate nemmeno durante i mesi più duri della pandemia».
Alla base di questa esperienza virtuosa c’è, come detto, la realtà della Casa dei Sogni a Cirano, nata nel 2008 grazie a un contributo della Fondazione Cariplo. Alla residenza assistita, utile al “dopo di noi” di tante famiglie, si sono affiancati negli anni progetti legati a lavori di falegnameria, alla consegna a domicilio di verdure biologiche prodotte in Valle, alla Cascina Roerò attivata a Casnigo, alla fornitura di materiali per i soci dell’Associazione Produttori Apistici della provincia di Bergamo.
L’intervento di ristrutturazione in via Dante Alighieri è destinato a partire nei prossimi mesi e dovrà essere completato entro un anno, con il supporto anche di fondi della Cooperativa stessa e l’appoggio fattivo assicurato dal Comune. Prevede, grazie al coordinamento tecnico dello Studio Moro e all’apporto di un pool di professionisti specializzati nelle singole competenze, il recupero del corpo su strada dello stabile, compresa la riqualificazione del cortile interno attraverso la demolizione di un volume, aggiunto solo successivamente all’impianto originario.
«L’idea - conclude Parolini - è interagire con la comunità gandinese in maniera propositiva, anche facendo sensibilizzazione nelle scuole contro lo spreco alimentare. La mansarda ed il porticato saranno a disposizione della popolazione per momenti di socialità condivisa, mentre nei rimanenti spazi saranno realizzate tre unità abitative in forma di co-housing sociale. Sono mini appartamenti utili per persone affette da fragilità, per situazioni di emergenza oppure per dare sollievo alle famiglie che convivono con figli portatori di handicap».
A ricordare Luigi Bonazzi e la sua lungimirante attenzione al prossimo ci sarà anche una riproduzione della sua memoria, già donata dai familiari alla Coopertiva. Perché la solidarietà, a Gandino come altrove, ha sempre radici profonde.