Il punto della situazione

Sicurezza in stazione, dopo la lettera degli studenti è cambiato qualcosa? Sì, però...

Le forze dell’ordine hanno aumentato la loro presenza, piacciono gli agenti “appiedati”, «ma non basta. Bisogna anche aiutare quegli sbandati»

Sicurezza in stazione, dopo la lettera degli studenti è cambiato qualcosa? Sì, però...
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di Sara Barbò

Da tempo la zona della stazione (ferroviaria e autolinee) di Bergamo è diventata un punto critico della città, “abitata” da senzatetto e individui pericolosi, dediti alla cosiddetta microcriminalità. Uno scenario che preoccupa non poco chi frequenta l’ara, a partire degli studenti delle scuole vicine e dai loro genitori, stanchi di affrontare ogni giorno spiacevoli esperienze. E a fine settembre, infatti, i rappresentanti di ragazze e ragazzi di alcuni istituti cittadini, ossia Secco Suardo, Sarpi, Lussana e Mascheroni, hanno scritto una lettera congiunta ai giornali e al Comune per chiedere provvedimenti. E maggior sicurezza.

È cambiato qualcosa?

Da quando hanno fatto sentire la loro voce, dicono gli studenti, le forze dell’ordine non hanno esitato ad aumentare la loro presenza in stazione, seppure solo negli orari di punta, cioè all’ingresso e all’uscita da scuola. E i giovani sembrano dunque riscontrare già dei miglioramenti rispetto a prima (chi più chi meno). «Quando frequentavo la prima - spiega una ragazza al terzo anno di liceo -, c’erano sempre degli uomini ubriachi piazzati alla fermata del treno che mi importunavano ed ero molto spaventata. Da quando abbiamo scritto la lettera, fortunatamente, non mi è successo più niente».

La presenza di soggetti loschi in stazione quindi, almeno in determinati orari, sembra essere diminuita e, cosa più importante, i ragazzi si sentono un po’ più al sicuro. «Già solo sapere che le forze dell’ordine sono qui ci dà la possibilità di avvertire più in fretta se succede qualcosa», dice un’altra studentessa.

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Si sentono più sicuri?

I controlli sono aumentati sin da subito e su questo non ci piove. Militari e agenti si appostano quotidianamente nelle zone interessate. Tuttavia, gli studenti lamentano ancora il fatto che le forze dell’ordine si muovano poco dai loro presidi: «Non è tanto la quantità del tempo, ma il come controllano la zona. Se mettono venti auto tra polizia, Esercito e carabinieri e poi nessuno fa niente, serve a poco», commenta un gruppo di studenti del Secco Suardo. «Passando in stazione - dice uno di loro - ci sono sempre delle pattuglie. Vediamo che sono lì, poi se agiscono con prontezza in caso di necessità non lo sappiamo» (...)

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Commenti
Salvatore

@giovanni mara purtroppo tanti extracomunitari irregolari vengono sfruttati nei campi in condizioni di schiavitù, solo che tanti di questi poveracci non accettano queste condizioni e preferiscono lavorare per conto proprio, commettendo piccoli crimini. Anch'io sono d'accordo con te, se non hanno i documenti in regola bisogna accompagnarli alla frontiera, non lasciarli in giro per le strade

Giovanni mara

Come mai quando portano in questura gli extracomunitari irregolari sul territorio italiano in questura subito dopo li lasciano liberi, visto che senza permesso di soggiorno non possono lavorare o trovare un impegno? è ovvio che questi per guadagnarsi da vivere commettono crimini tipo spacciare droga (UN MERCATO CHE FA GOLA perché TANTISSIMA GENTE SI DROGA) o rubare e vendere la refurtiva, quindi se non li mandano al loro paese e li lasciano liberi x le strade cosa possono fare legalmente?

Valter

Anzichè aumentare le Forze dell'Ordine per tenere controllate queste zone critiche della città, non sarebbe opportuno fare una bella retata e controllare chi ha i documenti regolari e chi non li ha li si rispedisce nei loro paesi oppure in Albania, sempre che la "sinistra" ce lo permetta.

Achille

Ben vengano le forze dell'ordine, ma mandare via quella gente no? Meno delinquenti in giro, meno forze dell'ordine che possono essere impiegate per altro... Visto che in Albania non si possono mandare, prendiamo accordi con la Russia!!!

Paolo

La città di Bergamo è completamente abbandonata dalle istituzioni che non vogliono prendersi carico del problema . Lo si vede dai presidi di polizia che se ne stanno ben lontani dai punti caldi . Servono solo i rimpatri verso i paesi d origine .

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