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«Solo in Italia si rifiuta la carta? In Francia mi guardavano nel portafogli per cercare contanti...»

Un lettore ha raccontato la propria esperienza all'estero dopo la testimonianza della bergamasca a cui è stato negato il pagamento con carta in via Pignolo

«Solo in Italia si rifiuta la carta? In Francia mi guardavano nel portafogli per cercare contanti...»
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L'Italia, dal punto di vista dei pagamenti elettronici, è indietro anni luce rispetto l'Europa? Non tutti sono d'accordo. Abbiamo raccontato qualche giorno fa la vicenda di una bergamasca che, alla richiesta di pagare con carta una spesa di 292 euro in una tabaccheria di via Pignolo, si è vista rifiutare il pagamento.

In quell'occasione la donna aveva affermato con amarezza come «in una città piena di stranieri che difficilmente pagano cash - conclude la donna -, è triste pensare di esser sempre il fanalino di coda dell'"avanguardia". Che poi, pagare con carta è la normalità in tutto il mondo, ma eccezione e "avanguardia" solo in Italia, anche nel rispetto del cliente e dei suoi diritti».

L'articolo e la lettera della lettrice hanno scatenato un interessante dibattito e, proprio in relazione a questa testimonianza, un altro lettore ci ha inviato la propria per dimostrare come «la tesi che in Europa il costume sia diverso e non si sia i soliti arretrati è francamente una vulgata insostenibile». A riprova di ciò, nella lettera inviata al nostro giornale, ha raccontato la propria esperienza avvenuta recentemente durante un soggiorno in Francia.

Anche in Francia e Germania no alla carta

«Mi è capitato più volte di sentirmi chiedere un pagamento per contanti anziché con carte - racconta il lettore - a volte allungando l'occhio sul portafoglio per vedere se mentissi sulla indisponibilità di contante». Un fenomeno non circoscritto alla sola Francia, secondo il mittente della segnalazione, ma esteso anche nella vicina Germania.

«Allego una fotografia a conferma del fatto che ho riscontrato - conclude -. Mi pare il caso di considerarlo, prima di fustigarci o aprire la caccia al colpevole di turno».