Sostegno ai bus turistici: da Regione oltre 957 mila euro alle imprese bergamasche
Nel complesso, il Pirellone ha stanziato circa 4,5 milioni di euro a beneficio di ben 399 aziende lombarde
Per far quadrare i conti delle imprese che effettuano il servizio di trasporto turistico con gli autobus, duramente colpite dalle restrizioni imposte per contenere i contagi da Covid, Regione Lombardia ha stanziato circa 4,5 milioni di euro. Una misura della quale beneficeranno 399 aziende su tutto il territorio lombardo e, nello specifico, alla quale potranno accedere 76 imprese bergamasche, per un finanziamento complessivo di 957.290 euro.
«Si tratta di un settore che sta soffrendo molto e che a lungo ha fortemente ridotto la propria attività – sottolinea Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile -. Questa misura di supporto, finanziata con fondi ministeriali, rappresenta una boccata d'ossigeno per le aziende. In questi anni Regione Lombardia ha ripetutamente sollecitato il Governo affinché stanziasse ristori per il settore. I fondi ora ci sono e con questa delibera li trasferiamo a province e agenzie del trasporto pubblico locale, che a loro volta erogheranno i contributi alle imprese beneficiarie».
I contributi sono ripartiti territorialmente sulla base del numero delle aziende attive al 31 dicembre 2020 e all'ampiezza dei rispettivi parchi auto. Tra i mezzi per il noleggio sono compresi anche gli autobus immatricolati come Ncc, ma utilizzati esclusivamente per il servizio scolastico, e quelli per il servizio di linea per i quali è stata rilasciata l'autorizzazione a un differente utilizzo. Il contributo sarà fisso e calcolato in base al numero di mezzi delle imprese: da 1 a 5 autobus 4 mila euro; da 6 a 20 autobus 12 mila euro; oltre 20 autobus 14.500 euro.
«Gli aiuti a queste attività sono fondamentali per ridare fiato a centinaia di operatori e famiglie – conclude Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda -. I bus turistici in Lombardia sono una realtà importante, che merita di poter ripartire con certezze, in totale sicurezza. La valorizzazione del nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico, anche in vista di eventi internazionali come Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura nel 2023 passa anche attraverso il lavoro, l'offerta di servizi e la professionalità di queste imprese».