Sporcizia e degrado in via Cappuccini e alle elementari Ghisleri: «Soluzioni zero»
Il racconto di un residente: «Pochi giorni fa ci siamo incontrati con questore, capo della polizia e assessore al commercio, ma questa mattina...»

«Soluzioni zero»: è questo il commento di un residente di via Cappuccini a Bergamo che lamenta la sporcizia e il degrado persistente nel suo quartiere.
Il cittadino è indignato soprattutto alla luce del fatto che «pochi giorni fa ci siamo incontrati con il questore, capo della polizia e assessore al commercio per discutere di molteplici problemi di degrado in questo quartiere», eppure i risultati non sembrano arrivare.
Davanti alla Ghisleri...
Per dimostrare il livello di sporcizia e degrado presenti allega alcune immagini, spiegando: «Questo è il bel panorama che i nostri bambini delle elementari Ghisleri hanno potuto ammirare anche questa mattina, giovedì 27 marzo».
«Indignato»
Il cittadino risulta quindi particolarmente «indignato» non solo per la situazione in sé, ma perché, dopo essersi confrontato con i canali istituzionali, non ha visto ancora un riscontro effettivo delle parole spese.
Via clandestini profughi prima italiani aiutare.
Pretendere da oggi a domani che sì recuperino certe incivili abitudini che si sono consolidate col tempo e con la impunita' è fuori luogo. Non fuori luogo pretendere che la gestione cittadina non si limiti al centro. Per quanto riguarda la pulizia ai cestini il mio apprezzamento ad Aprica ed operatori. Non al proprietario di suv che tranquillo lascia il suo pattume sotto il cestino fronte casa. Come visto.
Gentile signor Marcello, chi usufruisce dei pasti della Mensa Dei Poveri dei frati Cappuccini non porta all’esterno alcun materiale né cibo. Quest’ultimo viene servito sui vassoi con piatti, posate e bicchieri riciclabili che devono poi tornare, attraverso il carrello apposito, alla cucina per la pattumiera (differenziata) e il lavaggio. La mensa inoltre è gestita da volontari e dai frati, che possono mantenerla in funzione grazie a donazioni. Ricordo anche che in mensa affluiscono tante persone di provenienza extra italiana, ma anche tanti bergamaschi.
Siamo nell'epoca della Responsabilità Estesa dei Produttori (ERP), per cui ogni azienda che introduce sul mercato un prodotto, è poi chiamata a contribuire allo smaltimento dei rifiuti degli imballaggi di quei prodotti. Ebbene, perché allora non caricare la responsabilità di ripulire gli spazi comuni, ovvero le strade vicine a dove si distribuiscono pasti, su chi somministra tali pasti? Non parlo di pagamenti, perché poi i soldi finiscono chissà dove (ma di sicuro non dove servirebbero!), no, di effettiva pulizia manuale del posto, con rimozione della spazzatura lasciata lì dagli "avventori".