La lettera

Stalli per le microcar, un genitore: «I miei figli la usano, ma in tre anni ho dovuto pagare 37 multe»

Le sanzioni delle polizia locale perché il mezzo sporgeva dagli spazi per i motorini: «Il Comune ostacola l'utilizzo del mezzo»

Stalli per le microcar, un genitore: «I miei figli la usano, ma in tre anni ho dovuto pagare 37 multe»
Pubblicato:
Aggiornato:

Riportiamo una lettera inviata alla nostra redazione da un genitore che, dopo aver letto l'articolo sulla proposta in Consiglio comunale di Ida Tentorio, per stalli e soste gratis per le microcar a Bergamo, ha voluto riportare la sua esperienza.

Nel giro di tre anni, da settembre 2021 a ottobre 2024, i suoi figli hanno infatti ricevuto 37 multe, circa tra i 18 e i 43 euro, per un totale di poco più di 1.233 euro. Tutte pagate e dovute alla sosta di questo mezzo negli stalli per le moto, dato che l'alternativa sarebbe lasciarli in quelli per le auto, che però in molti casi sono a pagamento e tempo limitato.

«Il Comune ostacola l'utilizzo del mezzo»

«I ragazzi dispongono di un quadriciclo leggero. Ho scelto di acquistarlo perché, avendo quattro ruote e la carrozzeria, è secondo me più sicuro di un mezzo a due ruote - spiega -. Disponendo di tetto e riscaldamento, può essere utilizzato con freddo e pioggia». Lo stato italiano, come specificato anche dalla consigliera di Fratelli d'Italia nella sua proposta, equipara un quadriciclo leggero ad un ciclomotore e si può guidare dai 14 anni con patente AM e ha, inoltre, la stessa targa del cinquantino.

«Da tre anni intrattengo uno scambio di messaggi con gli assessori comunali competenti, ottenendo sempre risposte cortesi ma deludenti - continua il genitore -. L'avvocato Tentorio sta cercando di proporre una soluzione, cosa che invece il Comune di Bergamo si è sempre rifiutato di fare. Sono perplesso dalla posizione assunta, che ostacola volontariamente l'utilizzo di un mezzo che, piaccia o meno, ha tutto il diritto di circolare e che, ragionevolmente, dovrebbe essere messo in condizione di sostare nel pieno rispetto del codice della strada».

Equiparati ai motorini, ma non per la sosta

La questione, racconta il lettore, è che il quadriciclo sporge dalle strisce bianche tracciate per la sosta dei ciclomotori e, quindi, viene legittimamente sanzionato dalla polizia locale. Tuttavia, l'adeguamento degli stalli di sosta ai quadricicli leggeri spetta al singolo Comune e le regole nazionali li equiparano ai ciclomotori, ma a valere sono solo per le norme di circolazione, non quelle per la sosta. Un tema che, di conseguenza, è di esclusiva competenza dell'Amministrazione locale, in quanto riguarda l'uso dello spazio pubblico.

«Auspico che si possa trovare una soluzione di compromesso. Se si volesse, si potrebbero tracciare al suolo un numero limitato di stalli più larghi, utilizzabili gratuitamente da quadricicli leggeri e da ciclomotori - conclude -. Se un quadriciclo leggero è equiparato ad un ciclomotore, perché dovrebbe pagare per la sosta?».

Seguici sui nostri canali