A Caravaggio la struttura più vicina

Stop all'attività sportiva alla pista di Bmx di Loreto per un cantiere non ancora avviato

I genitori di più di una quarantina di atleti lamentano la chiusura dal primo novembre, anche se «dei lavori non c'è traccia»

Stop all'attività sportiva alla pista di Bmx di Loreto per un cantiere non ancora avviato
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Dal primo novembre, la pista di Bmx di Largo Fabre a Loreto è silente. Più di quarantina di ragazzi e ragazze hanno dovuto rinunciare a praticare lo sport a causa della chiusura dell'impianto per «lavori di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico», ma i genitori degli atleti osservano: «peccato che, alla data odierna, dei lavori non vi sia ancora alcuna traccia». 

Ritardi nella comunicazione

Per loro, i problemi sono iniziati già qualche mese fa, quando a fine maggio la gestione alla società sportiva "Le Marmotte" era stata affidata in proroga dal Comune di Bergamo fino al 31 ottobre 2022, o comunque non oltre l’inizio dei lavori. «Peccato però che alla data del 25 maggio l’iscrizione per 12 mesi (400,00 euro) era stata ormai fatta e che nessuno avesse avvisato i tesserati di quanto stabilito» ribadiscono i genitori. La conferma definitiva è poi arrivata solo il 29 settembre scorso, dopo una riunione, che il Direttivo sembra aver chiesto con insistenza all’Amministrazione comunale.

I genitori lamentano: «Nessuno di noi mette in discussione l’importanza dell’intervento, ma sulle modalità di comunicazione abbiamo molto da dire. Abbiamo scritto all’Amministrazione Comunale per avere delle rispose che, purtroppo, non abbiamo mai ricevuto, segnale inconfutabile della mancanza di considerazione non solo rispetto ad uno sport minore come quello della Bmx, ma anche e soprattutto dei nostri figli e di tutti gli atleti coinvolti».

Le domande senza risposta

La lettera che non ha mai ottenuto risposta, firmata dai genitori e indirizzata al sindaco Giorgio Gori, all'assessore allo Sport Loredana Poli e a Paolo Previtali, responsabile Servizio edilizia scolastica e sportiva, racchiude non poche domande: «I lavori inizieranno davvero a novembre o, in caso di posticipo, ci sarà la possibilità di usufruire della pista? Quanto durerà l’intervento? Il bando per l’affidamento della gestione dell’impianto verrà concluso prima che la pista venga riaperta o sarà necessario attendere altri mesi prima che possa essere effettivamente utilizzata? L’Amministrazione Comunale sta valutando delle proposte che consentano ai nostri figli di proseguire l’attività in questo periodo transitorio?». Non solo, i genitori hanno anche sottolineato l'importanza dello sport in generale e le difficoltà che la chiusura della pista mette in campo per loro.

Ferme le attività sportive, ma anche il cantiere

Ora, davanti al silenzio del comune e del cantiere non ancora avviato, si chiedono: «Nel frattempo, i giorni passano e gli allenamenti sarebbero potuti continuare senza problemi, visto che il cantiere non è ancora stato allestito. Da considerare che le alternative sono rappresentate dalle piste più vicine, se così si può dire, di Caravaggio e Garlate.  Impensabile per molti genitori poter affrontare una tale distanza. Non comprendiamo perché l’Amministrazione comunale non ci abbia consentito di proseguire l’attività fino all’inizio effettivo dei lavori. E pensare che proprio l’amministrazione ha motivato la proroga della concessione dell’impianto, tra l’altro, anche con la necessità di garantire, citiamo testualmente "la promozione dell’attività finalizzata al benessere, alla salute e qualità della vita". Purtroppo, questa attenzione alla collettività è rimasta solo sulla carta e ci lascia molta amarezza e delusione».

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