«Strage di alberi d’alto fusto» in via De Gasperi, per il tram. Teb: «Saranno rimpiazzati»
Il taglio del doppio filare dietro la scuola media Camozzi era già stato annunciato, ma i residenti l’hanno mal digerito
«Ennesima strage di alberi d'alto fusto in via De Gasperi, di fianco alle scuole. Ti dicono: non c'è alternativa: o il treno o gli alberi! Un bel ricatto, se non si cercano e trovano altre soluzioni. Ci si alza un mattino ed ecco, zac, ti ritrovi il deserto». Scrive così un residente del quartiere Conca Fiorita, dietro lo stadio, su Facebook. Era già tutto nero su bianco nell’annuncio dei lavori per il tram della Val Brembana, certo, ma vedere dal vivo l’effetto che fa è tutt’altra cosa.
«Scempio»
Altri cittadini, sempre sui social, parlano di «scempio» e chiedono «perché le uniche piante che facevano ombra d’estate sono state abbattute».
«Saranno rimpiazzati»
Come opere di compensazione, dalla Teb spiegano che a Valtesse, fermata Sant’Antonio, saranno messi a dimora 47 nuovi alberi e 24 arbusti, oltre a quelli previsti nei vari parcheggi e nell’area della fermata Bronzetti. Arriveranno anche 10 km di nuova pista ciclabile. La nuova tramvia, dicono sempre dall’azienda, è un’opera di forte impatto positivo dal punto di vista ambientale: circoleranno meno auto.
Sindrome Nimby?
Certo, è sempre difficile far accettare a un cittadino che la sua via sia ridotta a una spianata perché altrove siano piantati degli alberi, o per il bene comune. La chiamano sindrome Nimby (inglese per Not In My Back Yard, “Non nel mio cortile”), forma di protesta attuata da un gruppo di persone o da una comunità locale contro opere e attività di interesse pubblico che hanno o potrebbero avere effetti negativi sulla loro area di residenza.
È con tristezza che guardo la via Alcide De Gasperi senza ben 35 alberi giganteschi ed alcune panchine dove si sedevano gli anziani. Se questa è una riqualificazione del quartiere resto veramente allibita! Il trenino si deve fare , va bene, ma che non si rovini una via verdeggiante vicino alle scuole per amore del “progresso “ . Quanti sbagli:(
Proteste ridicole. Se deve passare il tramino, che anche quei residenti vogliono, le piante vanno tagliate. Del resto quella era la vecchia ferrovia della Valle Brembana, non un giardino o una giungla. Il tramino non vola e per passare non può sbattere contro le piante. Chi vuol vivere in città sa che non può vivere in mezzo alle piante, altrimenti potrebbe vivere in un altro luogo, un bel bosco in montagna, ad esempio, in una baita circondata da piante.
Pienamento d'accordo con l'avvocato.Ormai sono decine gli esempi di scempi !! In via Spino di quel poco verde che esisteva con almeno 10,15 alberi ad alto fusto tagliati per fare spazio al nuovo mercato, che come immaginato da tanti, spostato li , è un flop clamoroso tra l'altro !!
Non penso ci sia il complotto della lobby dei boscaioli. Magari mi sbaglio.
Sono totalmente d'accordo con l'Avv.Crippa. Ci sentiamo presi in giro quando scrivono che le piante tagliate verranno sostituite. Ma da cosa? Da pianticelle esili che muoiono di sete alla prima estate perchè nessuno le cura? E poi ,anche se dovessero miracolosamente sopravvivere, quanti anni passerebbero prima che possano dare l'ombra e i benefici delle loro "nonne"? Sono molto contrariata e delusa.