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È con tristezza che guardo la via Alcide De Gasperi senza ben 35 alberi giganteschi ed alcune panchine dove si sedevano gli anziani. Se questa è una riqualificazione del quartiere resto veramente allibita! Il trenino si deve fare , va bene, ma che non si rovini una via verdeggiante vicino alle scuole per amore del “progresso “ . Quanti sbagli:(
Proteste ridicole. Se deve passare il tramino, che anche quei residenti vogliono, le piante vanno tagliate. Del resto quella era la vecchia ferrovia della Valle Brembana, non un giardino o una giungla. Il tramino non vola e per passare non può sbattere contro le piante. Chi vuol vivere in città sa che non può vivere in mezzo alle piante, altrimenti potrebbe vivere in un altro luogo, un bel bosco in montagna, ad esempio, in una baita circondata da piante.
Pienamento d'accordo con l'avvocato.Ormai sono decine gli esempi di scempi !! In via Spino di quel poco verde che esisteva con almeno 10,15 alberi ad alto fusto tagliati per fare spazio al nuovo mercato, che come immaginato da tanti, spostato li , è un flop clamoroso tra l'altro !!
Non penso ci sia il complotto della lobby dei boscaioli. Magari mi sbaglio.
Sono totalmente d'accordo con l'Avv.Crippa. Ci sentiamo presi in giro quando scrivono che le piante tagliate verranno sostituite. Ma da cosa? Da pianticelle esili che muoiono di sete alla prima estate perchè nessuno le cura? E poi ,anche se dovessero miracolosamente sopravvivere, quanti anni passerebbero prima che possano dare l'ombra e i benefici delle loro "nonne"? Sono molto contrariata e delusa.
In questi anni abbiamo assistito ad una costante e scientifica opera di desertificazione della città. Si tagliano alberi per fare parcheggi. Inoltre per colpa di manutenzioni assai discutibili eseguite nei parchi urbani, ci ritroviamo una città sempre meno verde, sempre più inquinata, con spianate desolanti di cemento. Non basta sostituire alberi secolari con piantine da 2,50€, lasciate poi seccare per totale assenza di cura (vedi quanto fatto nelle aree fuori il PG23). Non parliamo poi della cementificazione della Bassa, del consumo di suolo record tra poli logistici e centri commerciali. Certo è che se va bene a chi amministra, i cittadini possono fare ben poco. Almeno si abbia il pudore di non spacciare scempi per opere d'arte (vedi Piazza Dante).